Anno XXVII, n. 18 lunedì, 12 maggio 2025

A RIMINI
IL VICEPREMIER TAJANI È INTERVENUTO ALLA CONFERENZA ORGANIZZATIVA ANBI RIVOLTA AL FUTURO IN UN’EDIZIONE DI MACFRUT CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DEI CONSORZI DI BONIFICA ED IRRIGAZIONE

“Nelle materie di nostra competenza vogliamo contribuire a fare dell’Italia, un Paese protagonista sulla scena mondiale; per questo dobbiamo essere preparati al futuro”: a dirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, a consuntivo della tre giorni, che i Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno dedicato ad innovazione e ricerca nell’ambito della fiera internazionale Macfrut, a Rimini.
“Abbiamo presentato esperienze d’applicazione di moderne tecnologie fino ad arrivare all’Intelligenza Artificiale ed alla digitalizzazione. Ad esserne interessate sono le primarie  missions degli enti consortili, quali salvaguardia idrogeologica e gestione irrigua, ma anche i rapporti con l’utenza, nel solco del principio della trasparenza – ha precisato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI -Disponibilità e gestione dell’acqua non sono problemi meramente agricoli, ma questioni, che devono riguardare l’intera società, considerati anche i molteplici interessi, che oggi gravano sulle disponibilità idriche.”
Alla Conferenza Organizzativa ANBI, cui ha anche partecipato il Vicepresidente Commissione Ambiente Camera Deputati, Francesco Battistoni (primo firmatario dell’emendamento, che permetterà ai Consorzi di bonifica ed irrigazione di partecipare o promuovere Comunità Energetiche Rinnovabili), è intervenuto Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro Esteri.
L’autorevole esponente di Governo ha evidenziato come la crisi climatica abbia accentuato le esigenze idriche non solo in Africa, ma anche nei Paesi del Sud Europa, ricordando come la disponibilità d’acqua sia elemento indispensabile per l’agroalimentare, che contribuisce significativamente al bilancio italiano ed esprimendo così pieno appoggio al Piano Bacini Idrici Multifunzionali, proposto da ANBI e Coldiretti.
“I Consorzi di bonifica ed irrigazione sono eredi legittimi della grande tradizione idraulica italiana ed il Water Forum Euromediterraneo, che si terrà nel 2026 a Roma ed in altre località italiane, ne è ulteriore testimonianza” ha concluso Gargano.

                                                                                                 

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
A DUE ANNI DALLE ALLUVIONI IN ROMAGNA INSTABILITA’ METEO E MARI TROPPO CALDI STANNO ACCENTUANDO IL PERICOLO IDROGEOLOGICO LUNGO LA PENISOLA MENTRE ZONE DEL SUD SONO DIMENTICATE DALLE PIOGGE

La scorsa settimana, precipitazioni superiori a cento millimetri nelle 48 ore hanno riguardato  il Comasco, il Genovese ed altre province settentrionali.
“E’ il segnale di come l’Italia settentrionale torni a registrare un elevato rischio idrogeologico, causato da abbondanti cumulate pluviometriche che, unite ad una rapida fusione della neve in quota, si scaricano su alvei già saturi e non si è certo Cassandre, se si evidenzia che ciò accade a 2 anni dalle drammatiche alluvioni di Maggio in Romagna.” Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, ha commentato così il settimanale report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
Tutto ciò è amplificato dagli effetti del riscaldamento globale, che provoca,  ad esempio, l’innalzamento delle temperature marine, con il Mediterraneo, che registra anomalie termiche positive fin oltre i tre gradi; in prossimità delle coste ioniche italiane, l’acqua del mare raggiunge già ora i 21°, accentuando il rischio di improvvisi eventi meteo estremi.
Nel Nord Italia, i grandi laghi continuano a registrare livelli di gran lunga superiori alla media, nonostante grandi rilasci d’acqua verso il mare.
In Valle d’Aosta, la portata della Dora Baltea a Nus ha superato i cinquanta metri cubi al secondo, mentre abbondanti sono anche i flussi nel torrente Lys.
Per quanto riguarda il Piemonte, il 2025 si sta complessivamente rivelando un anno particolarmente umido, sebbene il distretto risicolo soffra per insufficienza idrica. Come nei mesi precedenti, ad Aprile sono mediamente caduti mm. 216,4 di pioggia, cioè il  99% in più del periodo, con punte di oltre  il 150% sui bacini di Pellice, Toce, Sesia,  Dora Riparia, +180% sulla Stura di Lanzo, +195% sull’Orco (fonte: Arpa Piemonte); su base annua, l’avanzo idrologico segna +32%. Anche l’indice SWE (Snow Water Equivalent) è tornato sui valori medi del periodo, grazie soprattutto al 38% di neve in più, caduta durante il mese scorso. In totale, tra risorsa nivale ed acqua accumulata nei laghi, le riserve idriche sono del 41% superiori al consueto con portate ovviamente in crescita in tutti i fiumi (fonte: ARPA Piemonte).
La Lombardia è interessata dalle piogge più copiose, soprattutto sul settore Nord-Occidentale; a fine Aprile, però, le riserve idriche si attestavano ad oltre duemilasettecentotrentacinque milioni di metri cubi, inferiori di circa il 33% al 2024 a causa di un deficit  nivale di ben il 51% (-22% sulla media storica).
Una forte ondata di maltempo si è registrata anche sulla Liguria, dove in forte crescita sono i livelli idrometrici dei fiumi Bisenzio, Entella, Vara e Magra.
Sono in contrazione, invece, le portate di molti fiumi del Veneto, alcuni dei quali scendono al di sotto dei valori medi di riferimento (Adige, Brenta, Muson dei Sassi e Bacchiglione); in controtendenza è invece l’andamento dei flussi idrici nel Piave (+222 % sulla media).
In Emilia-Romagna, i fiumi dell’Appennino, fatta eccezione per quelli romagnoli (Savio -53% sulla media) e per il Reno (-87%), registrano portate soddisfacenti (fonte ARPAE); i volumi idrici trattenuti negli invasi piacentini di Molato e Mignano ammontano complessivamente a mln. mc. 16,07 con valori di riempimento superiori al 90%.
La portata del fiume Po è crescente e superiore ai valori medi storici.
In Toscana le abbondanti piogge, cadute soprattutto sulle province di Firenze e Pisa, hanno ingrossato notevolmente la portata del fiume Arno, che in una settimana è cresciuto di ben il 570%; portate sovrabbondanti anche per l’Ombrone (mc/s 143,10).
Nelle Marche calano i livelli dei fiumi Potenza, Esino e Sentino; Tronto e Nera sono invece in crescita. I volumi idrici, trattenuti nei bacini, ammontano ad oltre cinquantasei milioni di metri cubi, che dovrebbero garantire una soddisfacente stagione irrigua, nonostante un’estate che già ora si preannuncia torrida.
In Umbria, la diga Arezzo trattiene mln. mc. 3,67 pari al 63,3% della capienza del bacino; ancora cattive notizie per il lago Trasimeno, il cui livello ha ripreso a calare (si è abbassato di 2 centimetri in una settimana), mentre decrescenti sono anche le altezze idrometriche dei fiumi Chiascio, Paglia e Topino.
Nel Lazio, in un mese, il lago di Bracciano ha guadagnato 5 centimetri, rimanendo però ad un livello più basso di quello del 2024; i laghi castellani non sembrano trarre beneficio dalle piogge (a tratti anche violente seppur di breve durata), che stanno interessando la provincia di Roma. Si riducono anche i flussi nel fiume Tevere, ma restano superiori alla media dell’ultimo quinquennio, mentre un’impercettibile crescita viene registrata nell’Aniene ed in Sabina resta invariata l’altezza del Velino.
In Abruzzo, l’ulteriore incremento dei volumi invasati, fatto registrare ad Aprile dal bacino di Penne (+840.000 metri cubi), si conta possa salvaguardare i territori pescaresi da prossimi periodi siccitosi.
Tra Molise e Campania i livelli idrometrici del fiume Volturno risultano decrescenti e solo nelle stazioni di rilevamento prossime alla foce si assiste ad una crescita; sale l’altezza della Sele a differenza di quella del Garigliano, che registra un calo.
“Per l’Italia Meridionale – ha commentato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – il solo auspicio possibile è che piogge primaverili possano attenuare quelle criticità, che fanno presagire un’altra estate caratterizzata da limitazioni nell’erogazione dell’acqua. Di anno in anno la crisi climatica consolida una situazione emergenziale, cui si deve rispondere aumentando la resilienza dei territori attraverso nuove infrastrutture ed innovazioni tecnologiche. In 3 giorni di convegni al Macfrut di Rimini abbiamo dimostrato, ancora una volta, che le soluzioni ci sono.”
In Basilicata, i volumi idrici, presenti negli invasi, sono molto inferiori allo scorso anno (-56,48 milioni di metri cubi).
In Puglia, maggiore è il deficit registrato dagli invasi foggiani (-mln. mc.79,42); la disponibilità idrica della Capitanata ammonta ad appena mln. mc. 112,58 cioè il 34% della capacità (per percepire il paradosso emergenziale, basti pensare che i grandi laghi del Nord rilasciano, in questi giorni, ben 1550 metri cubi d’acqua ogni secondo!).
Pure in Sardegna, alcuni territori vivono lo stesso dramma: sulla costa Nord Occidentale, nella Nurra, rimane appena il 20,16 % della consueta disponibilità idrica, mentre a Sud, nell’Alto Cixerri, meno del 19%. Ciò accade, mentre l’incremento mensile dei volumi invasati in altre zone dell’Isola è stato di oltre novantasei milioni di metri cubi e gli invasi di Ogliastra, Cedrino, Gallura, Alto Taloro sono praticamente al colmo (fonte: Autorità di Bacino della Sardegna); in queste zone del versante orientale sardo, l’acqua da future piogge dovrà forzatamente essere rilasciata a mare, mentre in un’altra parte della regione non resta che invocare Giove Pluvio per salvare i raccolti e l’economia del territorio.
Infine, i più recenti dati sulla situazione dei bacini artificiali della Sicilia evidenziano un bilancio idrico,  grandemente insoddisfacente: nei primi 20 giorni d’Aprile, l’incremento nella disponibilità d’acqua è stato di appena 570.000 metri cubi (a Marzo l’afflusso era stato di 30 milioni di metri cubi…); ciò lascia sostanzialmente invariato il deficit sui volumi d’invaso autorizzati (-mln. mc. 325), facendo presagire un’altra estate idricamente difficile.


LOMBARDIA
TRANSITATA LA PIENA DEL PO NEL MANTOVANO

Dopo le intense precipitazioni verificatesi nella settimana pasquale, la piena del fiume Po è transitata anche nei territori mantovani. Il Servizio di piena centrale AIPo – Agenzia Interregionale per il fiume Po è stato attivo H24, lavorando in stretto coordinamento con i sistemi di protezione civile regionali e locali.
Nella mattinata del 21 Aprile, la Prefettura di Mantova, AIPo e le altre Istituzioni del territorio hanno voluto verificare da vicino la piena del Grande Fiume.
Il Prefetto della provincia di Mantova, Roberto Bolognesi, ha effettuato alcuni controlli congiunti nei territori di Borgo Virgilio e San Benedetto Po, alla presenza dei rispettivi Sindaci e del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po (con sede a Mantova), che ha illustrato le manovre idrauliche attuate per mitigare l’ondata di piena. Il personale consortile è stato attivo 24 ore su 24 per monitorare ed affrontare la delicata situazione e garantire la sicurezza del territorio.


EMILIA ROMAGNA
DIGA DEL BRUGNETO NUOVO INCONTRO

Si è svolto un nuovo incontro a Piacenza, incentrato sul fiume Trebbia e sulle questioni legate alla diga del Brugneto: ad essere udito è stato Paolo Ferrecchi, Direttore Generale Cura Territorio ed Ambiente Regione Emilia Romagna.
La procedura in corso interessa anche Regione Liguria, poiché la diga del Brugneto intercetta le acque del torrente ligure Brugneto, che naturalmente defluirebbero verso il Trebbia e poi nel Po.
Si tratta quindi di una partita complessa ed articolata, dove l’impegno delle Istituzioni territoriali e regionali nel loro complesso continua.
L’obiettivo del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città), promotore dell’incontro, rimane quello di avere una dotazione maggiore dalla diga del Brugneto, assegnata al territorio comprensoriale, perché l’acqua è l’elemento fondamentale per il sistema agroalimentare ma anche per l’ambiente, la biodiversità ed il turismo della valle.


VENETO
NUTRIE UN PROBLEMA CHE MINACCIA TUTTI

“I Consorzi di bonifica, nella loro quotidiana azione di presidio del reticolo idraulico minore, si mettono a disposizione della Regione Veneto per risolvere un problema, che riguarda tutti e di cui spesso non si ha una completa percezione.
Le nutrie rappresentano una vera calamità, causano frane e cedimenti, che mettono a repentaglio la sicurezza di centri abitati e campagne; minacciano la sicurezza di chi transita su strade, sentieri, piste realizzate sulle sommità arginali; vanificano il fondamentale lavoro di manutenzione della rete idraulica. Di fatto il problema è molto più grave di quanti si pensi, visto che le tane si ramificano in profondità per diversi metri, con sviluppi che dall’esterno non sono neanche intuibili”: ad affermarlo è ANBI Veneto nel commentare la delibera della Giunta Regionale, che dà il via al progetto sperimentale triennale per contrastare la proliferazione della nutria, prevedendo una dotazione complessiva di € 1.500.000,00: 500.000 euro per ciascuna annualità.


TOSCANA
OLTRE 9 MILIONI DI EURO DAL PIANO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Riprende l’iter progettuale ed attuativo per rafforzare gli argini e migliorare gli aspetti naturalistici del corso d’acqua Staggia, che attraversa una delle principali città della Valdelsa:
infatti, la buona notizia, che giunge dal Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) individuato come ente attuatore (importo totale: 9.950.000 euro) di 4 interventi ammessi a finanziamento dal Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica nell’ambito del Piano degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, è che tra i progetti, che adesso hanno le risorse per concludere l’iter progettuale e passare alla vera e propria realizzazione concreta, c’è anche l’intervento integrato di mitigazione del rischio idraulico e di valorizzazione ecosistemica nel torrente Staggia a Poggibonsi (€ 2.500.000.00).
Il finanziamento prevede anche le tempistiche entro cui concludere il lavoro: 36 mesi. Si prevede anche la realizzazione di 3 piccole opere trasversali (briglie) in alveo con la funzione di ridurre la velocità della corrente, ma anche di creare piccoli accumuli d’acqua, funzionali per la salvaguardia della fauna ittica. Si concretizza così un ulteriore intervento sullo Staggia, che insieme all’Elsa nei tratti all’interno del comune di Poggibonsi, ha visto importantissimi investimenti da parte dell’ente consortile in termini di sicurezza idraulica, fruibilità e sistemazione naturalistica.


PUGLIA
INTERVENTO ANTISISMICO

Nell’ambito dei lavori “Interventi per la sicurezza funzionale e sismica” finanziati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti è in corso di realizzazione la demolizione controllata della passerella di collegamento della spalla destra con il pozzo di manovra della diga San Pietro sull’Osento.
L’intervento, realizzato dal Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), si è reso necessario, poichè le verifiche sul comportamento sismico dello sbarramento avevano mostrato una criticità della passerella; si procederà quindi alla demolizione della struttura esistente e nella successiva realizzazione di una nuova passerella metallica a campata unica.


LIGURIA
OK RACCOLTA RIFIUTI PER COMBATTERE INQUINAMENTO DA PLASTICA

La classe 2B della scuola media Fontana della Spezia ha partecipato ad un’importante iniziativa di educazione ambientale nell’ambito del progetto “Alleanza per il fiume”, promosso dal Consorzio di bonifica Canale Lunense, in collaborazione con l’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale ed ispirato ai principi della legge “Salvamare”.
Il progetto, che ha già coinvolto alunni della primaria a tempo pieno Ilaria Alpi di Sarzana e la media Piaget della Spezia, si propone di sensibilizzare gli studenti sul problema dell’inquinamento da plastiche e microplastiche nei corsi d’acqua. Per gli studenti della “Fontana”, l’iniziativa ha rappresentato la fase pratica di un percorso già avviato in classe, dove avevano partecipato ad una lezione teorica sulla storia dell’ente consorziale e sulle attività di irrigazione e bonifica, con un focus specifico sulle criticità ambientali, legate all’abbandono della plastica nei torrenti.
Durante l’uscita i ragazzi  hanno visitato la centrale idroelettrica dell’ente consortile, situata nel sito della sede a Sarzana nello Spezzino, per poi prendere parte ad una raccolta attiva dei rifiuti lungo le sponde del canale e sul greto del torrente Calcandola.


UMBRIA
IN ARRIVO GLI AVVISI DI PAGAMENTO

Sono in fase di recapito, da parte del Consorzio della Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia), gli avvisi riguardanti il contributo di bonifica relativo all’anno 2025 e, solo per chi di competenza, l’irrigazione a scorrimento inerente la stagione irrigua 2024; la scadenza del pagamento è stata fissata al 31 Maggio 2025.
Per richiedere eventuali chiarimenti, evitare code nelle sedi, disguidi postali ed il consumo di carta, è possibile scrivere all’indirizzo email (tributi@bonificaumbra.it) indicato negli avvisi o compilare on-line il modulo Helpdesk oppure telefonare. In ogni caso si ricorda che sono aperti, in orario d’ufficio, gli sportelli consortili di Spoleto e Foligno.

NOVITA’

Luigi De Lucchi è stato nominato Commissario al Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova); De Lucchi ha ricoperto, per anni, il ruolo di Direttore dell’Unità Organizzativa Bonifica e Irrigazione della Regione Veneto.


AGENDA

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interviene lunedì 12 Maggio 2025  al convegno “Presentazione del nuovo sistema digitale per il bilancio idrico del Distretto dell’Appennino Centrale”, organizzato dalla competente Autorità di Distretto (AUBAC) nel salone dell’Acquario Romano, a Roma.
Gargano parteciperà poi nella mattinata di martedì 13 Maggio p.v. all’inaugurazione della Vasca di assorbimento “Valesana”, realizzata dal Consorzio di bonifica Comprensorio Sarno (con sede a Sala Consilina) nel comune di Castel San Giorgio, in provincia di Salerno; il giorno dopo, mercoledì 14 Maggio, è previsto invece un suo intervento alla 2° edizione della Giornata Nazionale sulla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico organizzata nella Capitale (sala dell’Acquario Romano) dai Consigli Nazionale degli Ingegneri e dei Geologi.
Venerdì 16 Maggio, il DG ANBI sarà alla 1° Biennale del Mare e dell’Acqua , organizzata a Livorno: in mattinata si terrà il convegno “Il contributo del comparto agricolo alla resilienza idrica”.
Sabato 17 Maggio, infine, parteciperà all’evento inaugurale della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, organizzato dal Consorzio di bonifica Toscana Sud (con sede a Grosseto), lungo il fiume Ombrone.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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