PAPA FRANCESCO NEL RICORDO DI ANBI
Anche il mondo della Bonifica si è unito al cordoglio universale per la morte di Papa Francesco, ricordando quando, poco più di due anni fa, ci fu una “macchia d’azzurro” nella sala Nervi, in Vaticano, per la settimanale udienza: furono, infatti, centinaia i rappresentanti dei Consorzi che, da tutta Italia, arrivarono in piazza San Pietro, in occasione delle celebrazioni per il centenario della moderna Bonifica.
Il Pontefice li salutò, ricordandone l’impegno nella gestione dell’acqua, definito “patrimonio inestimabile”. Sottolineò il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi: “L’odierna mattinata è stata una straordinaria opportunità per un mondo, che nella salvaguardia delle risorse naturali ha uno degli obbiettivi del proprio agire.”
A fargli eco, il Direttore Generale, Massimo Gargano: “Da questo incontro, il primo in assoluto, usciamo rafforzati nel nostro impegno quotidiano a servizio del territorio e delle sue comunità, facendo tesoro di quanto indicato dal Vangelo e sottolineato proprio da Papa Francesco: la sensibilità, innanzitutto dello spirito, verso quanto ci circonda.”
Obiettivi che, allora come oggi, ANBI si impegna a continuare a perseguire.
ANBI PER IL 25 APRILE
DALLA RESISTENZA ALLA RESILIENZA: LE PASSEGGIATE PROGETTANTI COME ESEMPIO DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA PER DIFENDERE OGGI IL TERRITORIO
“Nell’assoluto rispetto dei valori della Resistenza, credo che sottolinearne l’assonanza con il termine resilienza sia un modo corretto per attualizzarne il significato”: a dirlo, in occasione del 25 Aprile, è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
L’esempio arriva dal Casentino, in Toscana, dove è proprio l’Ecomuseo ad ospitare, nell’ “antenna” del paese di Moggiona, la mostra permanente sulla Guerra e la Resistenza in quei territori: le motivazioni sono legate alla storia della comunità, vittima di un eccidio nazifascista con l’uccisione di 18 persone tra anziani, donne e bambini, avvenuto il 7 Settembre 1944. Fu, però, l’intero Casentino, con la sua posizione strategica sulla Linea Gotica, ad essere teatro di numerosi scontri, perché divenne fulcro della Resistenza, ma anche teatro di numerosi rastrellamenti e stragi come quelle di Vallucciole (13 Aprile), nonchè di Partina e Moscaio (12-13 Aprile) nel 1944.
Oggi, aggiornando l’idea di difesa del territorio, il Casentino vede la nascita di una “task force di pace” fra il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno e l’Unione dei Comuni Montani per dare forma ad interventi programmati per prevenire il rischio idrogeologico, migliorando il deflusso delle acque lungo 25 chilometri di corsi d’acqua: sull’Arno ed i suoi affluenti nelle località di Poppi e Rassina; sul reticolo dell’Archiano nel comune di Bibbiena.
In questi territori, ogni attività viene studiata e condivisa attraverso uno strumento di democrazia partecipata, cioè le cosiddette passeggiate progettanti, momenti di confronto sul campo tra i soggetti interessati: è un approccio semplice, ma che consente di definire una gestione idraulica, condivisa e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale a tutela della biodiversità e della conservazione degli habitat naturali” ha spiegato la Presidente Consorzio di bonifica Alto Valdarno, Serena Stefani.
“E’ un modello di autogoverno del territorio, principio fondante dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, nonchè di straordinaria attualità in occasione dell’80° Anniversario della Liberazione. Sussidiarietà e democrazia sono gli altri principi, su cui si basa l’unico esempio di federalismo fiscale, applicato in Italia” ha chiosato il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
Proprio nel corso di una “passeggiata progettante” è stata individuata, nel comprensorio casentinese, la necessità di un intervento strategico sul fosso delle Pancanelle, dove un’infrastruttura di attraversamento è a rischio crollo.
“L’opera è da ricostruire – ha informato Enrico Righeschi, ingegnere e Referente consorziale d’area – Grazie alla convenzione recentemente stipulata, verrà ripristinato il by-pass, essenziale per la viabilità forestale e la manutenzione del territorio. La ricostruzione sarà effettuata con materiali e tecniche in grado di garantire resistenza e durabilità, riducendo al minimo l’impatto ambientale.”
Finora sono state eseguite solo le lavorazioni indifferibili per la sicurezza idraulica; prima di procedere alla ristrutturazione del manufatto, l’ente consorziale ha infatti commissionato uno studio ad esperti ornitologi per valutare l’eventuale presenza di specie nidificanti nei tratti interessati dalle attività di cantiere.
Gli interventi previsti in altre aree del comprensorio partiranno, invece, dal 1 Luglio nel rispetto delle norme a tutela dell’avifauna.

MACFRUT 2025
STAND ANBI OSPITERA’ CERIMONIA INAUGURALE
Martedi’ 6 Maggio p.v. dalle ore 11.00 sarà lo stand ANBI (pad. C1 n. 010) ad ospitare l’inaugurazione della 42° edizione di Macfrut nei padiglioni della Fiera di Rimini.
La cerimonia sarà presieduta dal Ministro Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, a conclusione del convegno “L’ acqua è il futuro – Il cambiamento climatico cancella usi e consuetudini nell’utilizzo della risorsa.Quali nuove regole per lo sviluppo e la giustizia distributiva?”; è prevista anche la presenza di Michele De Pascale, Presidente Regione Emilia-Romagna.
Di fronte ad un contesto chiamato ad affrontare continue trasformazioni (da quelle economiche a quelle climatiche), è fondamentale approfondire il tema della migliore gestione possibile del bene idrico; per questo motivo, l'Inaugurazione sarà tenuta all'interno del Salone Acqua Campus.
IL CASO NEL VENETO
DOPO VENT’ANNI D’ATTESA PER REALIZZARE BARRIERA ANTI SALE IL COMUNE DI CHIOGGIA PRESTA 7 MILIONI ALLO STATO
VINCENZI: “LA RISALITA DEL CUNEO SALINO NON CONOSCE RALLENTAMENTI”
“Chiunque dubiti sull’urgenza di interventi per contrastare le conseguenze della crisi climatica e sulla necessità di accelerare gli iter burocratici, guardi cosa sta succedendo a Chioggia”: a richiamare l’attenzione sul caso veneto è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Nella “piccola Venezia”, infatti, l’Amministrazione Civica ha deciso di “prestare” i soldi necessari all’avvio di un’importante opera infrastrutturale (lo sbarramento anti intrusione salina alla foce del fiume Brenta), confidando poi nell'azione di persuasione del Consorzio di bonifica Adige Euganeo e della Regione Veneto nei confronti del Ministero Infrastrutture e Trasporti (M.I.T.). Rappresentanti del Municipio e dell’ente consortile si sono infatti recentemente incontrati per definire il percorso da intraprendere per il reperimento di € 7.506.868,00 necessari per completare il finanziamento della barriera anti sale; in tale sede, il Comune clodiense, per il quale l’opera assume un valore strategico anche per la viabilità locale e turistica, ha confermato la disponibilità ad anticipare le somme necessarie, poiché i sempre più frequenti periodi siccitosi rendono ormai improcrastinabile l’infrastruttura, il cui progetto originario era stato elaborato oltre vent’anni fa dopo la drammatica crisi idrica del 2003.
Modifiche progettuali, burocrazia e ricorsi (respinti) hanno fatto lievitare i costi: da 15 milioni a 20 milioni fino a sfiorare oggi i 30 milioni di euro, creando uno scoperto di circa 7 milioni e mezzo, che impedisce l’avvio del cantiere a causa dei rincari di materie prime ed energia. Intanto, però, la salinizzazione del suolo non si ferma ed il suo peggioramento è allarmante: l'avanzamento del cuneo salino lungo gli alvei fluviali si è quintuplicato in poche decine di anni; se negli anni '50 la penetrazione non superava i 3 chilometri, durante la siccità del 2022 l'acqua salata ha risalito i fiumi Brenta e Bacchiglione fino a 18 chilometri dalla foce.
L'area interessata dall'aumento della salinità si estende ora su una superficie di almeno 25.000 ettari lungo la dorsale adriatica veneta.
“Le conseguenze di questo fenomeno – ha evidenziato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - sono molteplici ed impattano direttamente sul tessuto economico e sociale del territorio: tra i principali problemi si annoverano le limitazioni sempre più stringenti all’irrigazione con relative perdite colturali e di reddito agricolo; inoltre, si registra un progressivo deprezzamento dei terreni rurali. Da qui la decisione del Comune di Chioggia di esporsi ulteriormente, sperando nel M.I.T. per la restituzione di risorse particolarmente pesanti per il bilancio di un’amministrazione locale. È una scelta coraggiosa, ma che sottolinea la gravità del problema e l’ormai insostenibile attesa per la realizzazione di un progetto redatto dal Consorzio di bonifica Adige Euganeo nel 2004, supportato anche da approfonditi studi del Consiglio Nazionale delle Ricerche.”
Attualmente la ripartizione delle risorse già coinvolge: Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste (€ 13.046.595,00), Regione Veneto (€ 3.878.814), Consorzio di bonifica Adige Euganeo (€ 6.476.748,00), Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Triveneto (ex Magistrato alle Acque, € 800.000,00) e Comune di Chioggia (€ 5.205.843,00).
TAVOLO CRISI IDRICA: IMPORTANTI DISPONIBILITA’ PER IL COLLEGAMENTO PUGLIA-MOLISE
Presenti il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) si è tenuto a Bari un importante incontro organizzato dalla società “Acque del Sud” sulla crisi idrica ed in particolare sul collegamento Molise-Puglia.
Alla presenza anche del Commissario Straordinario di Governo per l’Emergenza Idrica, Nicola Dell’Acqua e del Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, si è registrata ampia disponibilità alla realizzazione del collegamento fra le due regioni con i dovuti ristori ambientali.
La Cabina di Regia del Governo si riunirà a fine Maggio per l’esame delle relazioni tecniche.
EMILIA ROMAGNA
BATTESIMO POSITIVO PER L’IMPIANTO DEL TORRIONE
Una delle piene più consistenti del fiume Po in anni recenti ha visto un intenso lavoro “full time” nelle manovre idrauliche, necessarie alla gestione dei flussi idrici nel comprensorio reggiano.
L’eccezionale livello raggiunto dal “Grande Fiume”, infatti, ha comportato la necessità di azionare l’idrovora di San Siro e, per la prima volta, l’impianto provvisorio del Torrione, messo in opera dalle squadre di lavoro del Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) a tempo di record per sopperire alle criticità funzionali di una delle pompe dell’impianto principale.
Si tratta di un’opera in grado di sollevare fino a cinque metri cubi al secondo, migliorando significativamente il livello di sicurezza idraulica in una zona particolarmente esposta al rischio di alluvioni come quella di Gualtieri e Santa Vittoria.
Complessivamente l’ente consortile ha messo in campo una trentina di operai impegnati nell’esercizio degli impianti e nel monitoraggio dei punti più critici, tra cui le due chiaviche di Boretto e della Scutellara a Brescello.
LOMBARDIA
VENTO SUGLI ARGINI CONSORTILI
È stata ufficialmente sottoscritta la convenzione, della durata di 10 anni, tra AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) e Comune San Benedetto Po per la realizzazione del tratto ciclabile, previsto nell’ambito del progetto VENTO, l’importante dorsale cicloturistica lungo il fiume Po: parecchi chilometri, a partire da Portiolo fino alla località Gorgo, saranno sviluppati sull’argine golenale di San Benedetto Po, in gestione all’ente consorziale, anziché su quello maestro percorso dalla Strada Provinciale.
È stato così evitato il rischio che la nuova ciclabile potesse bloccare i programmi futuri dell’ente consorziale in materia di sicurezza idraulica; da tempo, infatti, il “Terre dei Gonzaga” offre la disponibilità dell’area golenale e delle relative infrastrutture idrauliche per una loro trasformazione in enorme cassa d’espansione per le piene del Grande Fiume, a difesa di tutto il Mantovano, come già sperimentato efficacemente durante l’evento alluvionale del 2000.
Nella convenzione si stabilisce che la pista non porterà aggravi di costo per eventuali sopralzi dell’argine e la collaborazione del gestore della pista nelle necessarie attività di manutenzione all’argine; c’è anche l’impegno di AIPo a valorizzare gli studi idraulici dell’ente consortile. L’intesa raggiunta è un importante risultato, che coniuga la valorizzazione turistica del territorio, senza pregiudicare il miglioramento della sua sicurezza idraulica, consentendo a Regione Lombardia di mantenere il tracciato della pista in una posizione prossima al fiume, evitando il transito su un tratto di strada provinciale, con tutti i problemi che questo poteva presentare.
Il Po è un corso d’acqua particolare, oltre che per la sua dimensione e valenza interregionale, anche perché presenta caratteristiche idrauliche ,uniche a livello internazionale, per quanto riguarda la capacità di laminazione della piena mediante le numerose aree golenali chiuse, che rappresentano una risorsa indispensabile nella mitigazione delle piene più gravose.
LAZIO
A SALVAGUARDIA DI FOSSI E CANALI
Il Consorzio di bonifica Valle del Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone) ha eseguito lavori di manutenzione del reticolo idrografico nel comune di Pignataro Interamna.
L’intervento ha riguardato rio Scatolino (in località Selva del Campo), la zona denominata Forme di Aquino, la rete scolante irrigua sinistra Liri Ravano, il rio Spalla Bassa, il rio Casa Pannoni ed il rio Fusco.
TOSCANA
IN RELAZIONE COSTANTE CON I TERRITORI
Continuano gli incontri del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) con i Sindaci del comprensorio.
La sicurezza idraulica è stata al centro dell’incontro nel comune di Trequanda, dove è stata chiesta particolare attenzione alle frazioni di Petroio e Castelmuzio a maggiore rischio idraulico; è stato così organizzato un sopralluogo per verificare lo stato dei corsi d’acqua locali.
La gestione dei corsi d’acqua nel territorio comunale stata invece il tema dell’incontro a Cinigiano; punto centrale: la realizzazione dell’attraversamento tra il fosso Infernaccio e la strada comunale Trisolla-Santa Lucia, per il quale è già prevista la Conferenza dei Servizi.
Altri incontri hanno interessato i comuni di Torrita di Siena e Casole d’Elsa, solo parzialmente interessati dalle attività dell’ente consortile.
LIGURIA
ENTRA NEL VIVO IL PROGETTO ALLEANZA PER IL FIUME
Il Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a Sarzana, in provincia di La Spezia) ha proseguito il ciclo di incontri con il mondo scolastico attraverso una “lezione” in classe alla Scuola Secondaria di Primo Grado "Piaget" della Spezia, nell'ambito del progetto "Alleanza per il fiume", promosso in collaborazione con l'Autorità di Distretto Appennino Settentrionale ed in linea con la Legge ‘Salvamare’.
L’iniziativa mira a sensibilizzare gli studenti sulla problematica delle plastiche e microplastiche presenti nei corsi d'acqua. A questa prima attività seguirà a breve un'uscita didattica lungo il percorso dell'asta irrigua e dei colatori di bonifica della Val di Magra.
Durante l’incontro con la classe 1^E è emerso che l’acqua del canale Lunense svolge un ruolo centrale per l’agricoltura della piana del Magra, essendo distribuita attraverso una rete di circa cento cinquanta chilometri, in parte modernizzata con sistemi pressurizzati e in parte costituita da tradizionali canalette a scorrimento; un monitoraggio costante garantisce la qualità dell'acqua destinata all'irrigazione, contribuendo alla genuinità ed alla sicurezza dei prodotti agricoli locali. Inoltre, l’ente consortile promuove fortemente l’uso di tecnologie sostenibili come l’irrigazione a goccia per ridurre sprechi e dispersioni idriche.
L'incontro ha toccato anche il tema cruciale dello stoccaggio delle acque piovane; attualmente mancano strutture specifiche, ma l’ente consorziale sta portando avanti 2 importanti progetti: gli invasi nelle aree delle ex cave Ceramica Vaccari e Filippi, destinati ad immagazzinare acqua per i periodi di siccità; inoltre, si valuta la creazione di una rete diffusa di micro bacini nelle aziende agricole, rafforzando così la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso pannelli fotovoltaici galleggianti per ridurre l’evaporazione e generare energia pulita.
Molto sentita è stata la discussione sulla fauna e flora del canale, tra cui la minaccia delle nutrie. Infine, gli studenti sono stati invitati a diventare protagonisti attivi nella lotta contro l'inquinamento, chiedendo loro di sviluppare idee originali attraverso un osservatorio ambientale da loro creato per sensibilizzare la comunità adulta: un significativo passo per costruire insieme una reale "Alleanza per il fiume".
VINCENZI A BRESCIA
Nella mattinata di martedì 29 Aprile p.v., il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà all’Assemblea Condifesa Lombardia NordEst, convocata nel Museo Mille Miglia a Sant’Eufemia, nel comune di Brescia; tema dell’incontro sarà “Sotto lo stesso cielo: difendere imprese e territori dai cambiamenti climatici”. |