Anno XXVII, n. 10 venerdì, 14 marzo 2025

ACCENDIAMO UN FARO SULL’ITALIA DELL’ACQUA

MARTEDI’ 18 MARZO BAGLIORI NELLA NOTTE, LE OPERE IDRAULICHE SARANNO ILLUMINATE DI TRICOLORE

Una forza lavoro di oltre ottomila unità, che opera quotidianamente lungo l’intera Penisola per garantire le condizioni idriche, indispensabili alla vita nonché allo sviluppo del Paese e che, proprio in queste ore, sta operando h24 in Toscana ed Emilia Romagna per prevenire le conseguenze dell’ondata di maltempo, che sta colpendo le due regioni: è la realtà dei Consorzi di bonifica ed irrigazione che, al contempo, stanno operando in Puglia e Sardegna per limitare i danni della siccità a quei territori.
È un’azione costante, in continua relazione con l’innovazione tecnologica, ma che abbisogna di interventi infrastrutturali, ormai indispensabili ed urgenti sulla rete idraulica del Paese. Per porre l’attenzione su questo spicchio dell’ “Italia operosa e silenziosa”, ma anche per sollecitare l’accelerazione delle procedure di concreto finanziamento del Pi.B.I.M. (Piano Bacini Idrici Multifunzionali) proposto da ANBI e Coldiretti, nonché del P.N.I.I.S.S.I. (Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico), i Consorzi di bonifica ed irrigazione daranno vita all’iniziativa “Bagliori nella notte”, che dall’imbrunire di martedì 18 Marzo p.v. illuminerà alcune delle migliaia di opere idrauliche, operanti nel Paese: dalle “cattedrali dell’acqua” ai “nodi di distribuzione irrigua”.
“E’ una rete capillare, che distribuisce le risorse idriche necessarie alla produzione di cibo ma anche, grazie ad oltre novecento centrali idrovore,  garantisce l’esistenza del 30% dei territori di pianura, tra cui gran parte di quelli costieri, che altrimenti tornerebbero acquitrinosi, perchè posti sotto il livello del mare” ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Siamo parte di quell’Italia indispensabile, ma meno conosciuta perché ha, come obbiettivo, il mantenimento ed il miglioramento delle condizioni esistenti: non te ne accorgi, perché funziona – ha chiosato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Accenderemo i fari tricolore su questa realtà per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere il superamento degli ostacoli, che si frappongono all’avvio dei necessari interventi di adattamento alla crisi climatica; sarà peraltro anche un’azione sostenibile, perchè i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono produttori di energia rinnovabile.”


                                                                                               


OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE

DEL DOMAN NON V’E’ CERTEZZA: SI CONSOLIDA L’ITALIA DELL’ACQUA A MACCHIA DI LEOPARDO

VINCENZI: “BISOGNA ACCELERARE SU PIANO BACINI MULTIFUNZIONALI ED EFFICIENTAMENTO RETI IDRAULICHE”

Passo dopo passo va stabilizzandosi la nuova situazione meteo mondiale: ormai raggiunta la soglia del grado e mezzo in più nell’incremento della temperatura, si accentua la localizzazione di eventi atmosferici estremi con corollario di vittime: 10 nell’alluvione, che ha colpito la zona argentina di Buenos Aires, dove si sono verificate cumulate di pioggia, superiori a quattrocento millimetri in poche ore. Ad evidenziarlo è l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche che, nel report settimanale, registra come sia in atto sull’Italia un’ondata di maltempo, dovuta ad un ciclone atlantico, che porterà pioggia abbondante sull’Italia centro-settentrionale e la Sardegna, lasciando però quasi a secco il Mezzogiorno dove, su spinta dei venti di scirocco, saliranno ulteriormente le temperature, che in Sicilia e Calabria  arriveranno a superare nettamente i venti gradi. Nel fine settimana, su tutto l’arco alpino a cominciare dal settore orientale, sono invece previste abbondanti nevicate con accumuli di oltre mezzo metro sulle Dolomiti, sulle Alpi Retiche e Carniche, mentre brulle rimarranno le cime di  Marittime e Cozie già gravate da un significativo deficit nivale.
Lentamente migliora la situazione idrica della Sicilia, dove in una settimana vi è stato l’incremento di oltre dodici milioni di metri cubi nei volumi idrici invasati: ora il totale della riserva d’acqua stoccata ammonta a mln. mc. 343,18, cioè il 49,18% del volume autorizzato e circa il 14% in più rispetto all’anno scorso (fonte: Autorità Bacino Distretto Idrografico Sicilia).
In Basilicata si assiste invece ad una battuta d’arresto negli afflussi ai bacini, che registrano l’incremento di solo 1 milione e mezzo di metri cubi: nel confronto con il 2024 il deficit idrico è risalito a 81 milioni di metri cubi a causa di una coda d’inverno, che si sta rivelando particolarmente mite.
Prosegue l’accrescimento minimo di riserve idriche nella foggiana Capitanata (questa settimana, +ottocentomila metri cubi ca.); nella prima decade di Marzo, sulla Puglia non è praticamente caduta una goccia di pioggia (quasi ovunque cumulate inferiori ad un millimetro) e Febbraio è stato particolarmente siccitoso anche sulla Murgia: notizie pessime per una regione, che già intravvede lo spettro di nuove, probabili emergenze idriche nei mesi a venire.
In Sardegna, oltre che in Alto Cixerri e Basso Sulcis, risulta emergenziale la situazione degli invasi nel Sassarese: Bidighinzu è vuoto, Cuga e Temo sono rispettivamente a 21,55% e 18,03% di riempimento.
In Abruzzo i volumi idrici trattenuti dalla diga di Penne  raggiungono mln. mc. 5,64 , grazie ad un incremento settimanale di oltre cinquecentomia metri cubi; decrescenti sono però le portate dei fiumi Sinello, Sangro ed Alento.
Anche in Campania sono decrescenti le portate dei fiumi Volturno, Sele e Garigliano.
Nel Lazio sono in rialzo i livelli dei laghi Bracciano e Nemi, mentre invariato è quello del lago di Albano; in calo è la portata nell’alveo del Tevere, mentre cresce quella dell’Aniene.
In Umbria, cresce l’altezza idrometrica del fiume Paglia, mentre quella del Chiascio è col segno meno; invariato è il livello del lago Trasimeno. Sulla regione, le piogge di Febbraio sono state di circa il 25% superiori alla norma.
Nelle Marche, le portate dei fiumi Potenza, Esino e Nera restano tra le più scarse del decennio, ma  previdentemente gli invasi continuano a stoccare riserve idriche (attualmente mln. mc. 52,11 ,cioè circa  l’80% della capacità), indispensabili per la prossima stagione irrigua.
“E’ questo un esempio dell’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica, perseguito dai Consorzi di bonifica ed irrigazione, possibile però per la presenza di bacini, altresì insufficienti in altre parti del Paese” indica Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Per questo insistiamo per la realizzazione del Piano Invasi, proposto con Coldiretti.”
In Toscana, si registrano in crescita i fiumi Arno e Serchio (portate superiori ai valori medi del periodo), mentre in calo sono i flussi in alveo della Sieve.
Nella confinante Liguria, rispetto alla settimana passata si registra una netta impennata nei livelli dei fiumi Vara, Entella, Magra ed Argentina.
In Emilia,  l’alveo del fiume Secchia è da settimane ricchissimo d’acqua (+159%) così come, più ad Ovest, è ora quello del Taro (+187,6%); in crescita anche l’Enza, mentre in Romagna si segnalano decrescenti e sotto media le portate di Savio (mc/s 3,89, cioè -84% sulla media) e Reno (mc/s 8,63, cioè -65,5%) - fonte: ARPAE -.
In Veneto sono in crescita le portate nei fiumi Muson dei Sassi (+121% in una settimana), Brenta (+59%), Bacchiglione (+56%); decrescenti, invece, i flussi in alveo di Adige e Livenza. Su Dolomiti e Prealpi si registra un deficit nivale, da inizio anno idrologico, pari rispettivamente al 34% ed al 38% (fonte: ARPAV).
Al Nord i grandi laghi hanno livelli ampiamente superiori alla media (quello di Garda è al colmo della capacità!) e paiono destinati a crescere ulteriormente dopo le attuali piogge intense: il Verbano è all’82,5% di riempimento, il Lario al 49,4%, il Sebino al 60,8%.
“Gli alti livelli già raggiunti dai bacini settentrionali costringeranno a rilasciare gran parte degli afflussi in arrivo nei prossimi giorni, destinandoli a disperdersi nel mare a causa dell’assenza di una rete di serbatoi, capace di capitalizzare tale ricchezza. Ciò è doppiamente grave alla vigilia di stagioni, in cui assenza di neve, alte temperature ed imprevedibilità atmosferica rischiano di farci rimpiangere una risorsa sprecata – ha evidenziato Francesco Vincenzi,  Presidente ANBI - E’ indispensabile accelerare le procedure per l’avvio degli interventi di efficientamento delle reti idriche e la realizzazione di invasi medio-piccoli e multifunzionali, aumentando la resilienza dei territori. Per sollecitarlo illumineremo col tricolore, martedì 18 Marzo p.v., le principali opere idrauliche lungo l’intero Stivale.”
In Lombardia, a causa del modesto quantitativo di neve caduta (-33,7% rispetto alla media storica; -44,2% rispetto al 2024), risulta negativo il bilancio delle riserve idriche cumulate (-16,7%).
Continuano a ridursi le portate del fiume Po in Lombardia (a Borgoforte, nel Mantovano, il deficit è del 33,5%) come in Emilia Romagna, mentre incrementi di portata vengono registrati nel tratto a monte.
In Piemonte è buona la performance del fiume Tanaro, i cui flussi in una settimana sono cresciuti di oltre il 60%, andando a superare i valori medi storici di Marzo; in rialzo sono anche i livelli idrometrici della Stura di Demonte, della Stura di Lanzo e della Toce.
Infine, in Valle d’Aosta, i flussi della Dora Baltea e del torrente Lys sono superiori alla scorsa settimana.


VENETO

BOLLETTINO DISPONIBILITA’ IDRICA FEBBRAIO

Col mese di febbraio si conclude l’inverno meteorologico 2024-2025, segnato da una generale carenza di risorsa nivale: secondo i dati Arpav (Agenzia regionale protezione ambientale veneta), infatti, mancano all’appello, da inizio stagione, circa centotrenta centimetri di neve fresca sulle Dolomiti e cm.100 sulle Prealpi.
Il Bollettino mensile ANBI Veneto su disponibilità idrica segnala che le piogge hanno interessato soprattutto l'area del Polesine e il Delta del Po, in particolare; sotto la media del periodo sono state le precipitazioni in montagna e nella fascia pedemontana. In Veneto ha piovuto il 4% in meno rispetto alla media del periodo; deficit pluviometrico per i bacini Brenta (-16%), Piave (-22%) e Adige (-25%).
Le temperature sono state più alte rispetto alle medie trentennali, soprattutto negli ultimi giorni del mese.


EMILIA ROMAGNA

PARTITA LA STAGIONE IRRIGUA

Con l’avvio del pompaggio dal fiume Po all’impianto Palantone di Bondeno per l’invaso dell’Attenuatore del fiume Reno ha avuto ufficialmente inizio, in Romagna, la stagione irrigua 2025 per il Consorzio di 2° grado C.E.R.- Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna) in un’area tra le più produttive a livello internazionale sotto il profilo industriale ed agricolo (superficie: 336.000 ettari, di cui ha. 227.000 costituiti da un areale agrario dove ha.175.000 sono attualmente irrigabili con opere di distribuzione canalizzate.
Sono 4 le pompe dell’impianto Palantone attive, gestite in parallelo (portata pari a 5 metri cubi/secondo ciascuna), già a regime e che operano in automatico sulla base della domanda. Dopo Palantone si procederà, in breve successione, all’accensione delle pompe negli impianti Sant’Agostino, Crevenzosa, Pieve di Cento e Savio, con il Consorzio C.E.R., che distribuirà l’acqua dal Po fino al rio Pircio (a 150 chilometri di distanza dal Grande Fiume) per gli associati agricoli, industriali, per l’uso civile ed ambientale.
I Consorzi di bonifica, che potranno contare sull’apporto di risorsa idrica fornita dal Canale Emiliano Romagnolo sono: Burana (con sede a Modena), Pianura Ferrara (con sede nella città estense), Renana (con sede a Bologna), Romagna Occidentale (con sede a Lugo, nel Ravennate) e Romagna (con sede a Ravenna). Potranno anche beneficiarne sia Ravenna Servizi Industriali (associato al Consorzio C.E.R. per il rifornimento idrico industriale al Petrolchimico di Ravenna), sia il partner multiutility Romagna Acque e poi centinaia di ettari di aree umide (tra cui, ad esempio, le oasi di Punte Alberete e Valle Mandriole a Ravenna), che potranno così mantenere il proprio valore di habitat, ricchezza ecologica e biodiversità.


ANBI:

SARA’ SALVATA LA DIACCIA BOTRONA IMPORTANTE AREA NATURALISTICA MINACCIATA DAL CUNEO SALINO E SIMBOLO DELLA MAREMMA NEL MONDO

VINCENZI: “DOBBIAMO PRENDERE COSCIENZA COLLETTIVA CHE L’INNALZAMENTO DEL MARE È ORMAI UNA REALTA’ DA CUI PRESERVARE ANCHE I NOSTRI  TERRITORI COSTIERI”

Svolta per il futuro della Diaccia Botrona: il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud ha infatti ottenuto un finanziamento di 1.890.000 euro da Sviluppo Toscana Spa per il progetto di recupero e miglioramento della circolazione idrica nella riserva naturale; è il via libera ad un intervento atteso da tempo e che potrà contribuire alla tutela, nonchè al rilancio di uno dei luoghi simbolo della Maremma, messo in pericolo dall’eccessiva salinizzazione. Il progetto prevede interventi, che favoriranno il bilanciamento delle acque: da un lato l’ingresso di acqua salata all’interno della riserva attraverso il flusso delle maree, dall’altro un adeguato apporto di acque dolci, provenienti sia dal canale Molla che dal recupero delle acque reflue del depuratore di Castiglione della Pescaia.
“Questa importante area naturalistica è un ulteriore esempio della minaccia rappresentata dall’ingressione del cuneo salino, conseguenza dell’innalzamento del livello dei mari: nel mondo ci sono 87 milioni di ettari a rischio, di cui 8 nell’area mediterranea e quindi lungo le coste italiane che, in molta parte, sono sotto il livello marino ed esistono solo per la costante azione di pompaggio delle centinaia di centrali idrovore, gestite dai Consorzi di bonifica” ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Migliorare la circolazione idrica nella riserva  naturale – ha affermato Diego Martelli, tecnico ambientale di “Cb6”, che ha curato il progetto - permetterà di contrastare la regressione ambientale dell’area, sempre più a rischio a causa dell'aumento della salinità, in particolare durante il periodo estivo e di recuperare alcuni habitat Natura 2000, tipici delle aree d’acqua dolce e che oggi sono totalmente scomparsi. Stimiamo che 92 tra habitat e specie di interesse comunitario potranno beneficiare di un intervento, che si estenderà su un’area di 880 ettari.”
L’eccessiva salinizzazione ha infatti messo a rischio l’area paludosa, un tesoro di biodiversità di eccezionale valore. Per il salvataggio dell’ambiente umido e acquitrinoso sono previsti anche il ripristino dell’impianto di sollevamento idraulico afferente al depuratore di Castiglione della Pescaia, la depurazione delle acque reflue mediante fitodepurazione, nuove opere idrauliche ed interventi di consolidamento spondale con tecniche di ingegneria naturalistica come la messa a dimora di specie arbustive.
“Ancora una volta, la soluzione proposta da un Consorzio di bonifica combina interventi idraulici e salvaguardia ambientale, utilizzando anche tecniche naturali come la fitodepurazione e nuove risorse come le acque depurate  – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Questo è conseguenza della nuova cultura, che permea il nostro mondo e che, proprio in Toscana, ha evidente espressione nella cosiddetta manutenzione gentile.”
“Questa manutenzione straordinaria permetterà di dare nuova vita ad un luogo, che tutti i maremmani amano profondamente come la Diaccia Botrona, una perla conosciuta in tutto il mondo – ha affermato il Presidente dell’ente consortile,  Federico Vanni -  Il progetto va nella strada tracciata dal regolamento del Consiglio Europeo, che mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Europa entro il 2030.”
“Quella della tutela del nostro ambiente è una sfida importante, che il Consorzio accetta con convinzione – ha confermato il Direttore Generale “CB6”, Fabio Zappalorti – Negli anni abbiamo avuto tante interlocuzioni con i Comuni di Grosseto e Castiglione della Pescaia, ma anche con altri enti ed associazioni, per costruire insieme un percorso, che potesse portare al recupero della Diaccia Botrona.”
Viva soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna: “La Diaccia Botrona è da sempre un patrimonio fondamentale per tutta la Maremma e per il nostro territorio. L’intervento di recupero della circolazione idrica rappresenta un passo cruciale per la tutela di quest’area unica, contribuendo a preservarla anche per le future generazioni.”
Se l’aspetto di conservazione della natura è predominante, non va sottovalutato che a progetto concluso la Diaccia Botrona sarà anche più ospitale ed accessibile: infatti saranno recuperati alcuni sentieri, utilizzando strutture in legno e saranno ristrutturati i capanni di avvistamento, garantendo così la fruizione a tutti i visitatori comprese le persone con disabilità.
“L’acqua è la protagonista indiscussa della Diaccia Botrona: senza di essa la riserva naturale, con tutte le sue particolari specie di flora e fauna, non esisterebbe; per questo, riuscire a recuperare e potenziare la circolazione idrica è un intervento necessario. L’area è uno scrigno di biodiversità, che non trova eguali in Toscana e che può essere un ottimo volano per l’economia di tutta la Maremma” ha concluso la Sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi.


VENETO

OTTIMIZZARE UTILIZZO ACQUA MIGLIORANDONE QUALITA’

Primo bilancio dell’intervento di trasformazione della rete irrigua del bacino Trezze a Valli di Chioggia, nel Veneziano. Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha completato la realizzazione del primo stralcio di progetto in tempo per l’avvio della stagione irrigua.
I lavori hanno previsto la posa di circa tre chilometri di rete tubata a bassa pressione al servizio di terreni agricoli circostanti. Poi si è provveduto alla realizzazione dell’impianto irriguo, dove sono stati installati i motori delle 3 pompe per una portata complessiva di 400 litri al secondo e con sistema di telecontrollo per la gestione da remoto. Inoltre, sono stati predisposti tutti i punti di consegna per il prelievo dell’acqua e le ispezioni necessarie per la messa in opera.
Infine, l’ente consortile ha eseguito la posa di 2 attraversamenti, con relativi allacciamenti elettrici: il primo sullo scolo Scarpion, e il secondo sullo scolo Storta. La conclusione del primo stralcio del progetto permetterà di collaudare l’opera nella prossima stagione irrigua. Il progetto è finanziato dalla Regione Veneto ed è suddiviso in due stralci: un primo stralcio di € 3.722.000,00 con fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia e un secondo stralcio di € 3.000.000,00 mediante il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 – 2027.
Grazie a quest’opera si potranno risparmiare circa novecentomila metri cubi d’acqua all’anno; non solo: questo tipo di gestione della risorsa idrica permette anche di contribuire al disinquinamento della laguna di Venezia, riducendo l’apporto di azoto e fosforo, che viene sversato, creando problemi agli ecosistemi presenti.


LAZIO

INTERVENTI STRATEGICI PER SICUREZZA IDRAULICA

Continua l’impegno del Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone) nella manutenzione del reticolo idrografico nella Valle di Comino, al fine di contribuire a garantire la sicurezza del territorio.
Dopo gli interventi eseguiti sul rio Nero e sul rio Molle nei comuni di Casalvieri e Atina, con il taglio della vegetazione infestante e la risagomatura dell’alveo per ripristinare il corretto deflusso delle acque, l’ente consortile ha avviato un nuovo intervento di risagomatura del torrente Mollarino, in località Sabina, sempre nel comune di Atina. L’intervento rappresenta il prolungamento di un’opera già eseguita nel 2024 su un tratto di circa duemiladuecento metri.
Il torrente Mollarino, caratterizzato da un regime torrentizio con forte pendenza, rappresenta un’asta di elevata pericolosità, in quanto raccoglie le acque ed il materiale solido di un ampio bacino idrografico, classificato ad elevato rischio idraulico (R4) dall’Autorità Distretto Appennino Meridionale. Grazie al supporto della Regione Lazio, è stato ottenuto un finanziamento per la progettazione di interventi di sistemazione idraulica e regimazione ambientale. In questo contesto, è già stato redatto il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica.
Le opere previste comprendono il ripristino di briglie ammalorate, sistemazioni spondali con scogliere e rinalveamento.


LOMBARDIA

NUOVI INTERVENTI PER RIDURRE PERDITE

I mezzi d'opera del Consorzio di bonifica Oglio Mella (con sede a Brescia) sono tornati nel canale Seriola Nuova in occasione del periodo di asciutta invernale; oltre alle curagioni ordinarie, è già stato realizzato il primo lotto di lavori di pavimentazione in calcestruzzo di un ampio tratto dell'alveo in terra. Proprio a questa roggia l’ente consorziale ha riservato 1 milione di euro.
Lo stanziamento per la Seriola Nuova, che serve oltre 2300 ettari irrigui, è motivato dalla presenza delle maggiori criticità di tutto il comprensorio consortile. Da qui la scelta di realizzare interventi incisivi orientati a ridurre le perdite di percorso. Il primo lotto terminato (costo: 312.000 euro) ha interessato un tratto di 1 chilometro e mezzo del canale principale tra Rovato e Cazzago San Martino, laddove anche le misurazioni delle portate avevano evidenziato i punti più problematici.
Il fondo, dopo lo scavo necessario per mantenere le quote originarie, è stato quindi impermeabilizzato con la realizzazione di un pavimento in cemento armato.
L'individuazione del tratto, su cui intervenire, è stata preceduta da un accurato rilevo delle quote del fondo, che ha interessato l'intero corso della Seriola Nuova, accompagnato da una campagna misurazioni delle portate, resa possibile grazie a sofisticati strumenti di precisione. Il canale è già stato oggetto nel 2022 delle opere (finanziate da Regione Lombardia) di risezionamento del tratto iniziale e che consentono ora di utilizzare pienamente le portate in concessione. A questa importante roggia dell'Ovest Bresciano è dedicato anche uno dei progetti proposti dalla Regione ed inseriti nel Pniissi (Piano nazionale interventi infrastrutturali e sicurezza settore idrico) per un valore che sfiora gli otto milioni di euro. L'auspicio ora è che l'intervento sia al più presto finanziato.


VENETO

MANUTENZIONE IDROVORA

Un complesso intervento di manutenzione straordinaria sta interessando l’idrovora di Malcontenta, uno dei più importanti impianti tra i 32 gestiti dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre). I lavori prevedono il potenziamento dei trasformatori, la sostituzione di 3 elettropompe ad asse verticale ed a pale fisse da 1500 litri al secondo cadauna (in sostituzione delle attuali da l/s 1000), la revisione completa delle elettropompe e degli sgrigliatori, l’espurgo del bacino a monte dell’impianto, la sostituzione dei quadri elettrici e del sistema di telecontrollo, oltre ad altri interventi minori.
L’importo dei lavori ammonta a € 3.750.000,00. Si tratta di un intervento inserito nel progetto più ampio, relativo agli interventi sulla rete idraulica del bacino Lusore, approvato con decreto del Commissario Straordinario Delegato per il Rischio Idrogeologico del Veneto. Con questo intervento sarà pulito anche il bacino posto a monte dell’impianto con la rimozione dei sedimenti depositatisi nel tempo, in quantità tale da ridurre il rendimento e l’efficacia delle pompe.
A completamento dei lavori sono previsti anche la sistemazione della viabilità interna dell’idrovora, nonché l’installazione di un nuovo cancello d’ingresso.


CAMPANIA

GRANDE PARTECIPAZIONE AD EVENTO TECNICO-SCIENTIFICO SUL POMODORO

Istituzioni locali, imprenditori e stakeholders si sono riuniti nella sede del Consorzio di bonifica Comprensorio Sarno, a Nocera Inferiore “territorio del San Marzano e dell’industria di trasformazione”, attorno ad una delle eccellenze dell’agricoltura italiana: il pomodoro.
L’occasione è stata offerta dalla presentazione del libro “Il pomodoro: storia di un immigrato di successo” (edizione Schegge di Conoscenza), scritto dagli accademici Luigi Frusciante e Nunzio D'Agostino, rispettivamente, professore emerito di Genetica Agraria e professore di Biologia Molecolare presso l’Università di Napoli Federico II L’evento tecnico-scientifico ha visto l’alternarsi di ospiti qualificati che hanno dialogato con gli autori e ravvivato la discussione da ottiche diverse.
Nel corso della serata, che ha fatto registrare una folta partecipazione di pubblico, sono stati toccati diversi temi: dalle origini dell’ortaggio sino alle prospettive del miglioramento genetico con il sequenziamento del genoma e le innovative tecniche di evoluzione assistita.
Sono state inoltre affrontate le questioni, che riguardano le sfide future per la coltivazione del pomodoro nello scenario del cambiamento climatico e del “made in Italy”.


TOSCANA

INCONTRO CON I CITTADINI CONSORZIATI

Una bella occasione di partecipazione, voluta ed organizzata direttamente dal Sindaco di Bagno a Ripoli, per approfondire competenze, capacità e limiti dell’azione del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) con un focus particolare sul territorio comunale.
Così, nella sala del Consiglio Comunale, i cittadini consorziati hanno potuto ascoltare un punto sui lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria svolti negli ultimi anni e di prossima attivazione. L’ente consortile è l’ente tecnico operativo che, in accordo con i Comuni, può prendere in esame le varie situazioni locali ed insieme studiarne le soluzioni, elaborare i progetti di nuove opere e sistemazioni idrauliche, ricercare con determinazione le risorse pubbliche per attuarle.
Ne è esempio la prossima cassa di espansione sul torrente Ema a Cascine del Riccio, proprio sul territorio di Bagno a Ripoli e di cui a breve partiranno i lavori per un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro.


LIGURIA

ALLA SCOPERTA DI STRATEGIE CONTRO L'INQUINAMENTO DA PLASTICA

Gli studenti della classe quinta a tempo pieno della scuola primaria di Sarzana capoluogo hanno visitato la sede del locale Consorzio di bonifica Canale Lunense per approfondire le strategie adottate nella lotta contro l’inquinamento delle acque nei canali, nei fiumi e nei torrenti consortili. L’incontro si è svolto nell’ambito delle iniziative previste dalla legge ‘Salvamare’, con il progetto “Alleanza per il fiume”, che vede l’ente consortile tra i principali protagonisti, in collaborazione con l’Autorità di Bacino Distretto Appennino Settentrionale.
La parte teorica si è svolta nello storico salone consortile, dove agli studenti è stato illustrato il ruolo dell’ente spezzino, l’importanza della gestione delle acque e le strategie impiegate per il recupero dei rifiuti, con un focus particolare sull’inquinamento da plastica; successivamente, nella parte pratica, i ragazzi hanno potuto osservare dal vivo l’attività di intercettazione e recupero dei rifiuti plastici, trasportati dalle acque, mostrando loro il funzionamento di uno sgrigliatore.
Questi dispositivi, installati in 16 punti strategici lungo i 22 chilometri del canale Lunense, rappresentano una soluzione efficace per impedire che le plastiche raggiungano il mare.


AGENDA

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà nella mattinata di giovedì 20 Marzo p.v. al panel “Quale valore dell’acqua per la filiera agroalimentare italiana” nell’ambito della “due giorni” della Presentazione 6° Edizione del Libro Bianco Valore dell’Acqua per l’Italia e Blue Book 2025 “servizio idrico integrato e filiera estesa dell’acqua”, in calendario nel salone dell’Acquario Romano, nella Capitale. Gargano sarà inoltre presente (insieme al Presidente ANBI, Francesco Vincenzi)  al convegno internazionale “Acqua, cura della risorsa e accesso universale – Verso il Forum dell’Acqua Roma 2026”, che si terrà nella mattinata di venerdì 21 Marzo p.v. nell’Aula dei Gruppi Parlamentari, sempre nella Capitale.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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