Anno XXV, n. 25 lunedì, 3 luglio 2023

È TEMPO DI ASSEMBLEA ANBI

Martedì 4 Luglio p.v. alle ore 11.00, nella sede ANBI a Roma, si terrà la conferenza stampa “Dieci opere per un Paese idricamente più sicuro”; assieme al Presidente, Francesco Vincenzi ed al Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, saranno presenti l’Europarlamentare, Nicola Procaccini e l’Assessore Lavori Pubblici Comune Roma, Ornella Segnalini.
L’appuntamento sarà prologo all’annuale Assemblea ANBI, che inizierà nel pomeriggio al Centro Congressi dell’Hotel Sheraton Parco de’ Medici; martedì 4 Luglio sono attesi, fra gli altri, il Vicepresidente Consiglio e Ministro Esteri, Antonio Tajani, con il Ministro Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin e l’Europarlamentare, Paolo De Castro; nella mattinata di mercoledì 5 Luglio sono invece previsti il Vicepresidente Consiglio e Ministro Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini con il Presidente Coldiretti, Ettore Prandini e rappresentanti del mondo imprenditoriale.
Cinque i panel di discussione previsti nei 2 giorni dell’Assemblea: “Ambiente, territorio e loro comunità: infrastrutture ed innovazione, scelte indispensabili per garantire la coesione”; “Può partire dall’acqua la nuova Europa?”; “Valore ed economia dell’acqua e della manutenzione”; “Il piano invasi multifunzionali è un’opportunità per il Paese”; “Cibo, acqua e innovazione: asset per territori protagonisti”.

LA GIUNTA REGIONALE SICILIANA APPROVA LA RIFORMA DEI CONSORZI DI BONIFICA

ANBI: “E’ UN FATTO STORICO. ORA NON BISOGNA PERDERE TEMPO PER COGLIERE OGNI OPPORTUNITA’ IN FAVORE DELL’ISOLA”

“Finalmente, dopo 30 anni di commissariamenti, i Consorzi di bonifica ed irrigazione della Sicilia torneranno al normale ordinamento democratico, fondato sull’autogoverno, condizione per poter concorrere agli investimenti, che saranno disponibili per il settore attraverso i Fondi di Solidarietà e Coesione, nonché la nuova Politica Agricola Comune”: è con viva soddisfazione che Francesco Vincenzi, Presidente ANBI ha commentato la decisione della Giunta Regionale siciliana.
“Complimenti all’esecutivo del Presidente, Schifani ed all’Assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, per essere riusciti a varare una riforma lungamente attesa e di cui avremo modo di parlare anche in occasione della nostra, prossima Assemblea Nazionale – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - L’auspicio è che l’Assemblea Regionale Siciliana ora approvi celermente il provvedimento, che ridà pieno protagonismo agli enti consorziali nell’interesse delle comunità dell’Isola.”

L’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA PRESENTA I CONTI ED E’ CORSA CONTRO IL TEMPO

VINCENZI: “NON SOLO SERVONO FINANZIAMENTI MA SERVONO SUBITO ALTRIMENTI L’AUTUNNO ESPORRA’ I TERRITORI INONDATI AD ULTERIORI RISCHI”

“E’ indispensabile sistemare il reticolo idraulico dell’Emilia Romagna, sommerso dall’alluvione, entro l’estate per non esporre la popolazione ad ulteriori rischi di fronte alle probabili piogge autunnali, la cui violenza può essere accentuata a seguito della crisi climatica”: l’accorato appello è arrivato da Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI, audita in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati; ha proseguito: “I nostri canali sono stati inondati dalle 23 rotte registrate negli argini dei fiumi e, nonostante l’inadeguatezza a ricevere un tale massa idrica, sono stati fondamentali ad allontanare l’acqua dal territorio, grazie alla perizia idraulica presente nei Consorzi di bonifica. Ora l’alluvione, però, presenta il conto e per il nostro settore ammonta a circa un miliardo e duecento milioni di euro: 200 milioni di costi vivi per la gestione delle emergenze, 400  milioni per riparare i danni più urgenti, 600 milioni per riportare il territorio alla condizione ante alluvione.”
“Nel solo comprensorio ravennate – ha precisato Stefano Francia, Presidente Consorzio di bonifica Romagna – deve essere sistemato un migliaio di chilometri di canali oltre a  numerosi impianti idraulici e  circa ottanta chilometri di strade collinari, pregiudicate dalle frane.”
“Abbiamo poche settimane per riparare almeno cento chilometri di alvei – ha aggiunto Antonio Vincenzi, Presidente Consorzio di bonifica Romagna Occidentale – Poi ce ne saranno altri 200 da sistemare per evitare di affossare un’agricoltura d’eccellenza mondiale.”
“Nel bolognese – prosegue Paolo Pini, Direttore del Consorzio di bonifica Renana – servono oltre cinquantacinque milioni per ripristinare il reticolo idraulico, dove sono un centinaio i chilometri di canali danneggiati. Per gestire l’emergenza nel nostro comprensorio è stato necessario attivare costantemente 24 impianti e questo, già oggi, significa un aggravio di costi pari a quasi a due milioni e mezzo di euro.”
“Alla politica – ha concluso Francesco Vincenzi, Presidente anche ANBI Emilia Romagna – segnaliamo una situazione di persistente emergenza, di cui la tuttora aperta rotta del torrente Idice, è immagine emblematica; al Governo chiediamo l’urgente stanziamento di adeguate risorse economiche, nonché iter prioritari per la loro spesa, al fine di dare risposte concrete alle esigenze di un territorio, che non si arrende e che vuole guardare al futuro. I nostri progetti per migliorare la gestione idraulica sono a disposizione degli organismi decisionali, perché è inconcepibile che in un Paese ancora idricamente fortunato come l’Italia, l’acqua non sia solo fonte di vita, ma troppo spesso causa di sofferenze. Sarà questo uno dei temi centrali dell’annuale Assemblea ANBI, convocata a Roma martedì 4 e mercoledì  5 Luglio prossimi.”

EMILIA ROMAGNA: POST ALLUVIONE: SUMMIT STRAORDINARIO

ANBI Emilia-Romagna, approvando il suo bilancio annuale, ha assicurato la massima collaborazione operativa, salutando positivamente la nomina del nuovo Commissario, Figliuolo e della struttura dei subcommissari per la ricostruzione. In questa difficile fase post alluvionale, ogni singola esigenza del territorio merita attenzione concreta ed un segnale molto chiaro è arrivato anche da ANBI Emilia-Romagna che per una volta, in via straordinaria, ha deciso di “emigrare” da Bologna a Faenza  per l’annuale assemblea di approvazione del bilancio e per la condivisione delle politiche di indirizzo regionale.
Per gli enti consortili è un momento importante e diventa fondamentale rilanciare un appello accorato alle Istituzioni, affinché si agisca in tempi utili: “Occorre risistemare entro l’estate la rete idraulica di canalizzazioni dei Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna, che i recenti e ripetuti eventi alluvionali di Maggio hanno sommerso e danneggiato – ha commentato il Presidente di ANBI e ANBI Emilia-Romagna, Francesco Vincenzi – Serve evitare che lo stesso rischio si ripresenti a causa delle precipitazioni autunnali, cercando il più possibile di mettere al riparo chi ha patito danni.”
L’incontro assembleare, svoltosi nella sede faentina del Consorzio di bonifica Romagna Occidentale,  è stato anche occasione per ringraziare tutti i Consorzi di bonifica italiani, che hanno dimostrato di avere un consolidato e forte spirito di solidarietà operativa e capacità di azione.
 

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE

TUTTO COME PREVISTO TORNA L’ALLERTA SICCITA’ CHE STA INFIAMMANDO PENISOLA IBERICA E NORDAFRICA

VINCENZI: “L’OBIETTIVO E’ L’EUROPA DELL’ACQUA”

Le riserve idriche dovrebbero essere sufficienti a soddisfare i fabbisogni idrici estivi, ma la fine delle piogge ha visto, in  soli 7 giorni, i livelli dei grandi laghi tornare sotto media e la portata del fiume Po praticamente dimezzata: a dirlo è il report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, che richiama l’attenzione su come, secondo il Joint Research Center, il 37,3% dei territori europei sia classificato “arancione” (warning) ed il 10,2% sia addirittura in “zona rossa” (alert).
La stragrande maggioranza di tali aree si trova nella Penisola Iberica, che nei primi 6 mesi del 2023, per via del caldo anomalo e della scarsità di piogge, ha subito un netto calo nei raccolti delle colture invernali ed ha visto ridursi drasticamente le aree deputate alle colture estive. In Spagna, nel bacino del fiume Guadalquivir c’è il 23,8% dell’acqua generalmente registrata, in quello della Guadiana si è al 31,9%, nel Guadalete-Barbate si tocca il 25,3%, mentre in Catalogna si arriva al 25,6% (fonte: CNR Drought Observatory).  L’ odierna situazione di Spagna e Portogallo è nettamente peggiore del già drammatico 2022 ed anche nel nordafricano Maghreb, dove le temperature sono di 2 gradi e mezzo più alte della norma, si sta affrontando la peggiore siccità stagionale dei recenti decenni.
“Sarà proprio la necessità di far nascere un’Europa dell’acqua, il tema di uno dei panel di discussione, previsti nella prima giornata dell’annuale Assemblea ANBI, in calendario a Roma per il 4 e 5 Luglio – ha anticipato Francesco Vincenzi, Presidente Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue – Per quanto riguarda l’Italia, i dati evidenziano un quadro di sostanziale decrescita per la maggior parte dei corpi idrici; le piogge di Maggio ed inizio Giugno hanno migliorato la condizione complessiva, ma non è certo il caso di lasciarsi andare ad un facile ottimismo poichè, ancora una volta, solo una minima parte degli apporti d’acqua è stata immagazzinata.”
“Come prevedibile, andando verso i mesi più caldi, rischiamo di rimpiangere la grande massa d’acqua, lasciata terminare inutilizzata in mare, senza considerare i gravi danni causati in molti territori – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Di fronte alle conseguenze della crisi climatica non possiamo che ribadire l’urgente necessità di avviare una strategia per dotare il Paese di infrastrutture multifunzionali atte a gestire l’acqua, stoccandola quando arriva per utilizzarla nei momenti di bisogno. Il Piano Laghetti proposto da ANBI e Coldiretti è a disposizione.”
Come detto, calano repentinamente i livelli dei principali bacini del Nord: lago Maggiore, -cm. 17; lago di Como, -cm.28,3; lago di Garda, -cm. 4,5; lago d’Iseo, -cm. 24,5. In Valle d’Aosta, a causa dello scioglimento delle ultime nevi, la portata della Dora Baltea torna a crescere, favorita dal deciso innalzamento delle temperature (a 1500 metri le massime superano i 25 gradi e le minime non scendono al di sotto dei 10°). Un improvviso calo di portata si registra invece per tutti i fiumi piemontesi con Tanaro e Pesio addirittura dimezzati. Va evidenziato che, pur decrescendo, l’Orco mantiene un flusso di oltre 18 metri cubi al secondo quando, un anno fa, la portata di questo periodo era pari a  mc/s 1,6! In Lombardia torna a crescere il fiume Adda, così come il Mincio; in calo Oglio e Serio.
Lo stato delle riserve idriche nella regione, nonostante il deficit nivale (restano in altitudine 269 milioni di metri cubi di neve a fronte di una media del periodo di Mmc. 441,6), si attesta a -13,3% sulla media ma, rispetto all’anno scorso, il surplus è attorno al 235%. La Liguria, indicata tra le zone di maggiore insufficienza idrica, i fiumi Argentina e Vara hanno portate in calo, mentre Entella e Magra crescono. In Veneto, il fiume Adige cala di quasi mezzo metro, attestandosi su una portata di circa 15 metri cubi al secondo; si registrano decrescite anche per Livenza, Piave e Brenta, mentre stabile resta il Bacchiglione. Tra i fiumi appenninici emiliani, l’Enza scende al di sotto dei minimi livelli di portata del periodo, mentre la Secchia perde, in una settimana, ben il 46 % circa dell’acqua in alveo e torna nuovamente al di sotto della media di Giugno; stabile è il Reno mentre la Trebbia, in controtendenza, risale al di sopra di livelli medi.
Migliora la condizione idrica degli invasi piacentini, pur rimanendo inferiore agli anni scorsi (ad eccezione del 2022). Un netto ridimensionamento si registra nelle portate del fiume Po, che si allontana dai livelli medi del periodo fino ad arrivare, a Pontelagoscuro, al 36% della portata, facendo riaffiorare le “isole”, pur presentando una condizione leggermente migliore del più recente biennio. In Toscana a crescere sono i fiumi Serchio ed Arno, mentre calano Sieve ed Ombrone: tutti, comunque, sono sotto media.
Anche nelle Marche i livelli dei fiumi sono decrescenti, ma nel complesso restano superiori a quelli del recente passato; nei bacini delle dighe, nonostante la stagione irrigua sia in pieno svolgimento, i volumi d’acqua stoccati sono abbondanti e poco al di sotto della capacità massima. In Umbria, il livello del lago Trasimeno è quasi settanta centimetri sotto la media storica ed è a soli 6 centimetri dai valori registrati lo scorso anno; calano i fiumi Tevere e Chiascio, mentre la Nera è in crescita.
Nel Lazio torna ad abbassarsi il lago di Nemi; si riducono anche le portate dei fiumi Tevere (sotto media), Fiora, Aniene, Liri e Sacco. Seppur con livelli in calo, i fiumi della Campania godono di buona salute: su tutti spicca il Garigliano con un’altezza idrometrica, superiore di oltre sessanta centimetri alla media dell’ultimo quadriennio. In Basilicata, nonostante il prelievo irriguo di quasi nove milioni e mezzo di metri cubi d’acqua in una settimana, lo scarto idrico positivo sul 2022 si allarga ulteriormente fino a sfiorare gli ottanta milioni di metri cubi.
Infine, un surplus ancora maggiore si continua a registrare in Puglia, dove i bacini a servizio del Tavoliere trattengono oltre ottantacinque milioni di metri cubi d’acqua in più rispetto all’anno scorso.

VENETO: ATTENZIONE SEMPRE ACCESA SU DISPONIBILITA’ IDRICA

Con una prima metà dell’anno, dove si sono riviste le piogge, il rischio principale è che l’esperienza della siccità, che ha caratterizzato il Veneto nei due anni scorsi passi nel dimenticatoio.
Di fatto, sebbene Maggio sia stato un mese più piovoso rispetto alla media (+52% ) con un trend confermato anche nella prima metà del mese di giugno, la situazione riguardante la risorsa idrica è tutt’altro che risolta: il deficit accumulato nei mesi di siccità, che ha visto le falde in grave sofferenza, è ancora lontano dall’essere recuperato. Intanto però, per quanto riguarda questi primi giorni d’estate, la situazione nelle campagne è nettamente migliore rispetto a quella di un anno fa, anche perché la pioggia è scesa abbondantemente in un momento importante per la crescita delle piante.
Nella prima metà del mese, sul Veneto sono caduti 77 millimetri di pioggia (l'anno scorso erano stati mm.33): il valore medio storico di Giugno è pari a mm.97 nell'intero mese,  vale a dire che quest'anno l'80% è arrivato in sole 2 settimane. L’attenzione rimane comunque alta; i deflussi dei principali fiumi, nei primi quindici giorni di Giugno registrano: -1% sul Brenta,-21% sull'Adige, -25% sul Po, -48% sul Bacchiglione.
“Se dovessimo confrontare le portate dei fiumi in rapporto ad una normale annata, saremmo in stato di attenzione e l’estate è appena iniziata; per cui è presto per dire che la stagione irrigua è salva” ha commentato ANBI Veneto.

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO: ACCORDO PER UN’IRRIGAZIONE INTELLIGENTE A SOSTEGNO DELLA FILIERA NAZIONALE

Un importante accordo per la ricerca e la sperimentazione è stato sottoscritto, da Consorzio C.E.R.-Canale Emiliano Romagnolo e Co.Pro.B-Cooperativa Produttori Bieticoli, per lo sviluppo di un progetto sperimentale, finalizzato all’individuazione di strategie innovative per l’irrigazione sostenibile della barbabietola da zucchero. La firma è stata sottoscritta a Budrio, nella sede bolognese del centro di ricerca Acqua Campus, dal Presidente del Consorzio di 2° grado, Nicola Dalmonte e dal Presidente di Co.Pro.B, Claudio Gallerani.
“Non è certo un caso – ha commentato Massimo Gargano, Direttore Generale Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue – che l’accordo sia stato siglato in quello, che è un punto di riferimento internazionale, sostenuto da ANBI, per la sperimentazione irrigua. L’ottimizzazione d’uso delle risorse idriche sarà uno dei temi centrali della nostra Assemblea annuale, in calendario a Roma nei giorni 4 e 5 Luglio prossimi.” Le ricorrenti condizioni di instabilità idroclimatica necessitano infatti di soluzioni, che garantiscano le necessarie condizioni di umidità del suolo, sufficienti anche nelle annate più siccitose.
L’intesa, quindi, si articola su un progetto triennale, in cui saranno esaminati nuovi sistemi irrigui per ottimizzare la resilienza della coltura ai cambiamenti climatici, incrementando la produttività qualiquantitativa all’interno dei 33.000 ettari del bacino bieticolo tra Emilia Romagna e Veneto. Tra le soluzioni prese in esame (oltre all’implementazione del sistema irriguo “esperto” Irriframe, voluto da ANBI) sono previste nuove tecniche di pacciamatura (copertura del terreno con uno strato di materiale organico o biodegradabile per minimizzare la naturale evapotraspirazione dell’acqua), microirrigazione e fertirrigazione mirate ad un minor utilizzo di risorsa idrica, migliorando la redditività della coltura. Co.Pro.B è l’unica filiera di zucchero 100% italiano. Nata nel 1962 in Emilia Romagna, in oltre sessant’anni di attività si è consolidata sul mercato nazionale, incrementando il proprio bacino associativo (4550 aziende) ed affermandosi come unico produttore cooperativo di zucchero in Italia, grazie ad una produzione di 200.000 tonnellate all'anno, effettuata negli stabilimenti di Minerbio, in provincia di Bologna e Pontelongo, in provincia di Padova.
“L’accordo raggiunto – ha concluso il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi – testimonia il costante impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione nel ricercare modalità irrigue più performanti, in grado di aumentare la resilienza dei territori e delle loro economie. E’ evidente, però, che il miglioramento delle tecniche in campo deve accompagnarsi ad una sostenibile infrastrutturazione, mirata a creare nuovi invasi multifunzionali per la raccolta delle acque, come quelli previsti dal Piano Laghetti di ANBI e Coldiretti, che riproponiamo ancora una volta all’attenzione del Governo.”

LOMBARDIA: IRRIGAZIONE E SICUREZZA IDRAULICA RESTANO INSCINDIBILI

Le piogge tra Maggio e Giugno hanno permesso di avviare la stagione irrigua in condizioni meno preoccupanti del 2022, ma resta alta l’attenzione tenuto conto che le riserve idriche lombarde sono comunque inferiori rispetto alla media (-13%). Basta pensare che il solo deficit di neve sulle montagne è di quasi duecento milioni di metri cubi (-39%). Per questo l’attività dei Consorzi di bonifica e di irrigazione continua ad essere indirizzata verso le strategie utili ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici, come è emerso anche in occasione dell’assemblea annuale di ANBI Lombardia.
Non solo siccità, però: la crisi climatica ha aumentato anche la frequenza di eventi meteo eccezionali. È cresciuto così nel tempo il ruolo fondamentale del reticolo consortile nella difesa idrogeologica del territorio.  Con un occhio all’irrigazione e uno alla messa in sicurezza del territorio, anche in questi primi mesi del 2023 sono già molti gli interventi realizzati dai 12 Consorzi di bonifica, che operano in Lombardia e sono ancora moltissimi i progetti cantierabili, che attendono solo il finanziamento per poter essere realizzati. Investire in infrastrutture e in innovazione resta una priorità per l’agricoltura lombarda che, con i suoi 600.000 ettari irrigui, trova nell’acqua uno dei principali fattori produttivi, che hanno permesso nel 2022 di superare la soglia dei dieci miliardi di euro di sola produzione lorda vendibile, cui va aggiunto il valore del comparto agroalimentare, che questa alimenta.
Allo stesso tempo, senza una gestione attenta dell’acqua e senza l’attività consortile, un territorio fragile e urbanizzato come quello lombardo sarebbe ulteriormente a rischio. Ai lavori dell’Assemblea di ANBI Lombardia è intervenuto anche Massimo Sertori (Assessore Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo Risorsa Idrica di Regione Lombardia), che ha sottolineato come “il tavolo regionale sulla gestione della risorsa idrica abbia messo a fattore comune tutte le problematiche ed abbia permesso di collaborare per una ottimizzazione dell’utilizzo dell’acqua”.
Piena sintonia tra ANBI e Regione anche sul ruolo del sistema irriguo, che “può essere efficientato attraverso investimenti e, anche in taluni casi, integrato da nuove tecnologie, ma non si può certo pensare ad una sostituzione integrale, che non sarebbe coerente con le caratteristiche fisiche della Lombardia”.

VENETO: PROTOCOLLO PER SICUREZZA IDRAULICA IN COMUNE TERMALE

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha sottoscritto un Protocollo con il Comune di Abano Terme per la progettazione di un canale di collegamento tra gli scoli Piovega e Menona: obbiettivo dell’intervento è di aumentare la sicurezza idraulica del territorio, diminuendo la portata d’acqua proveniente da Nord  e che verrà fatta defluire nel nuovo canale di gronda.
Il costo del progetto di fattibilità tecnico – economica, ammonta a 60.000 euro, suddivisi in parti uguali. Il territorio del comune di Abano Terme presenta alcune criticità dal punto di vista idraulico e periodicamente, in presenza di forti precipitazioni, è soggetto ad allagamenti localizzati, talvolta anche notevoli come nell’Ottobre 2021; le ragioni sono diverse: il sottodimensionamento della rete idraulica, dovuto alla forte urbanizzazione sviluppatasi negli ultimi decenni e che ha alterato l’assetto idraulico; la carenza di invasi per la ridotta presenza di fossi privati in buono stato di manutenzione; le condotte per le acque meteoriche di dimensioni insufficienti;  una rete idraulica consortile da adeguare.
Per risolvere queste criticità ed aumentare la sicurezza idraulica del territorio, è stato individuato un tracciato, su cui realizzare un canale di collegamento tra gli scoli Piovega e Menona: il progetto prevede la realizzazione di un tratto di circa tre chilometri e mezzo, in parte a cielo aperto ed in parte tombinato.

PIEMONTE: NOVARA CANDIDATA EUROPEAN GREEN CAPITAL 2025

Due progetti per contribuire a fare di Novara, la Capitale Green d’Europa: si tratta della riqualificazione del Bosco d’Agognate e della ristrutturazione della centrale idroelettrica Boschetto, interventi che l’Associazione Irrigazione Est Sesia ha realizzato per sostenere la candidatura della città, dove ha sede, allo European Green Capital Award, il premio assegnato dalla Commissione Europea per promuovere il miglioramento dell’ambiente, dell’economia e della qualità della vita urbana.
È con orgoglioso entusiasmo  che l’ente consortile ha aderito al Manifesto per la Bioeconomia circolare, promosso dal Comune insieme a tanti attori del territorio novarese. Sono tante le iniziative condotte nel comprensorio tra interventi di riqualificazione e rigenerazione di rogge e canali, investimenti per l’efficientamento della rete idraulica,  ma anche tanti progetti per la cura e la preservazione del territorio agricolo-irriguo. Il capoluogo piemontese è tra le 10 città europee, finaliste del premio: oltre a Novara ci sono altre 2 città italiane (Brescia e Cagliari), mentre le altre città selezionate sono Brasov, Graz, Guimarães, Logroño, PoznaÅ?, Rzeszow, Vilnius.
I due progetti di “Est Sesia”, realizzati con un investimento di oltre un milione e mezzo di euro, hanno consentito di riqualificare completamente Bosco di Agognate, grazie all’operato di Pro Natura Novara e di realizzare il “revamping” della centrale idroelettrica, situata in città lungo il canale Quintino Sella, così importante nell’ambito della transizione energetica. Il primo progetto si poneva, come fine, il miglioramento e la valorizzazione di quella, che è una vera e propria oasi verde, dedicata ai cittadini. Si tratta di un’area di 10 ettari, situata alle porte di Novara sulla riva sinistra del torrente Agogna e che raccoglie l’eredità degli antichi boschi, che ricoprivano l’intera Pianura Padana, una delle ultime del territorio cittadino con un’elevata biodiversità ed alto valore naturalistico.
I lavori hanno consentito di ripristinare i sentieri ed aprirne di nuovi, realizzare e disporre la cartellonistica con le indicazioni utili per i visitatori, ma soprattutto di rivitalizzare l’intero bosco con plantumazioni di essenze arboree e arbustive. Inaugurata nel 1994, dopo quasi trent’anni e 74 milioni di kilowattora  prodotti, la centrale elettrica Boschetto è stata completamente ristrutturata: le macchine e gli organi elettronici per la produzione di energia sono stati sostituiti, adottando tecnologie moderne per garantire un servizio ancora più efficiente. I lavori sono durati un anno e sono terminati ad inizio 2023.
Gli interventi dell’ente consorziale si inseriscono in un più ampio progetto di rigenerazione urbana, disegnato dal Manifesto per la Bioeconomia Circolare, promosso dal Comune di Novara ed al quale hanno aderito tante realtà del territorio.

TOSCANA: UN’ OPERAZIONE PER RIMEDIARE MALTEMPO E MALEDUCAZIONE

Sono tanti gli eventi meteorologici che, sul finire dell’inverno, hanno interessato diverse aree del Casentino, causando più di un danno alla vegetazione ripariale; colpiti, in particolare, il bacino del Soliggine (nei comuni di Bibbiena, Ortignano Raggiolo, Poppi) ed il  bacino del Teggina (nei comuni di Ortignano Raggiolo, Poppi), dove il Consorzio  di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha eseguito interventi su oltre sette chilometri di sponde per rimuovere il materiale caduto o pericolante: tra le aste interessate, il fosso di Pozzolatica, nel comune di Bibbiena.
La segnalazione di piante intraversate in alveo ha portato l’ente consortile alla scoperta di un altro problema altrettanto grande: la presenza diffusa di rifiuti di ogni genere, immediatamente segnalata all’ufficio ambiente del Comune e alla polizia municipale. Grazie ad un’azione sinergica, la sponda è stata così rapidamente ripulita dai materiali rinvenuti, oltre che dalla vegetazione caduta.
I rifiuti abbandonati  in prossimità dei corsi d’acqua, oltre a creare situazioni di degrado, possono trasformarsi in ostacoli ed ostruzioni capaci di aumentare il rischio idraulico e causare gravi danni a persone, cose ed infrastrutture, come la vicina ciclopista dell’Arno.

EMILIA ROMAGNA: I RISPARMI DI BILANCIO TRADOTTI IN LAVORI PER IL TERRITORIO

Un milione e centoventimila euro è la cifra risparmiata, rispetto alle previsioni d’esercizio, che il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”), grazie alle azioni del management, potrà convertire, pronto uso, a beneficio di opere ed interventi di sicurezza idraulica nei territori dei comprensori gestiti, dalla Bassa all’Appennino: un risultato straordinario nell’annus horribilis, in cui le spese per affrontare la siccità prima (con grande impiego in termini di uomini, mezzi e risorse economiche) ed il caro materie ed energia poi (con la necessità di fronteggiare costi di compensazione e adeguamento dei prezzi sugli interventi già da tempo programmati) sono stati fattori, che hanno condizionato l’operatività.
Nel dettaglio, la cifra complessiva risparmiata dall’ente consortile ammonta ad un importo effettivo di 1.700.000 euro, di cui € 400.000,00 utilizzati dall’ente per coprire i costi di I.V.A. ed inflazione, causati dai rincari delle materie prime e dell’energia e ben 1.120.000 euro subito destinati in favore del territorio parmense con la seguente ripartizione: 500.000 euro per il cofinanziamento del progetto “Interventi di risparmio idrico, adeguamento migliorativo ed efficientamento di sistemi integrati di telecontrollo del comprensorio irriguo Sanvitale - 1° stralcio” (nei comuni di Fontanellato, Fontevivo, Medesano, Noceto e San Secondo Parmense); 100.000 euro al progetto “Interventi integrativi relativi ai lavori per la realizzazione delle opere di miglioramento e adeguamento dei sistemi di adduzione e delle reti di distribuzione esistenti nel comprensorio irriguo del canale Naviglio” (nei comuni di Parma, Sorbolo Mezzani e Colorno); 320.000 euro per il progetto “Interventi urgenti di rifacimento del rivestimento del Canale Ottomulini non ricompresi nell’intervento finanziato dal PNRR” (nel comune di Sissa Trecasali) ed ulteriori 200.000 euro a lavori per la messa in sicurezza nei territori della montagna parmense.
Nella relazione di bilancio 2022 si evidenziano ulteriuori fattori positivi per l’ente consorziale: dall’incremento delle unità di personale in quei settori dell’organigramma ritenuti strategici per un efficientamento delle perfomances (come gli uffici progettazione e irrigazione) al rinnovo del parco mezzi consortile. Si evidenziano, infine, oltre alla costante attività di comunicazione istituzionale, anche i più che buoni risultati dei progetti formativo-educativi che la “Bonifica Parmense” ha svolto in partnership con ANBI Emilia-Romagna e che hanno consentito di coinvolgere centinaia di studenti.

LAZIO: CONTINUA IL PERCORSO DI RISTRUTTURAZIONE DEL PARCO MEZZI

“Con orgoglio e soddisfazione salutiamo l’arrivo della terza macchina acquistata nel quadro della riorganizzazione del parco macchine e del cambio di marcia, che abbiamo impresso alle nostre attività”: questo il commento all’iniziativa dal Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Roma) che ha visto, presso la sede operativa di Focene, la presentazione di 3 mezzi.
L’ente consortile è il primo in Italia ad aver acquistato, insieme alle specifiche macchine decespugliatrici, anche un particolare accessorio, che permetterà di poter lavorare sotto tante barriere stradali, presenti a ridosso dei canali e dei fossi. Si tratta di macchine specifiche, dotate di trasmissione totalmente idrostatica e di specifici pneumatici ad alta galleggiabilità.
Tutte e tre le macchine sono dotate di cabina girevole per consentire all’operatore massima visibilità e sicurezza operativa, nonché di testata girevole a 180 gradi per tagliare erba ed arbusti in entrambi i sensi di marcia, riducendo al massimo i tempi di esecuzione.

TOSCANA: ALTRI LAVORI SULL’ELSA

Aumenta ancora la sicurezza idraulica del fiume Elsa tra San Gimignano e Certaldo. Dopo l’importante lavoro di manutenzione dell’intero letto fluviale in località Badia a Elmi, il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha ritenuto importante procedere ad un intervento complementare per la realizzazione di un tombinetto utile alla regolazione delle acque in ingresso in alveo dal piano campagna circostante.
Il lavoro si è svolto regolarmente tanto che ormai può dirsi essenzialmente concluso, così come confermato anche in occasione della recente firma del Protocollo d’Intesa per la realizzazione del Contratto di Fiume Elsa.
Ora si procederà anche negli altri interventi, che vedono impegnato l’ente consortile come, in particolare, l’acquisizione in riva sinistra del terreno, dove creare il punto di accesso al fiume a Badia a Elmi e la realizzazione degli interventi di mitigazione, in località San Galgano ad Ulignano lungo Elsa.

LOMBARDIA: A MILANO, IN COMMISSIONE LA FRUIZIONE DEL SISTEMA NAVIGLI

Si è tenuta, a Palazzo Marino, l'audizione del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede nel capoluogo lombardo) in Commissione Sport, Turismo, Politiche Giovanili e per il Benessere del Comune di Milano; oggetto dei lavori, i Navigli e la loro fruizione da parte dei vari stakeholders.
Programmazione dei lavori di manutenzione, rimozione dei rifiuti abbandonati nell'alveo dei canali, riduzione dei periodi di asciutta, valorizzazione fruitiva e culturale del sistema dei Navigli hanno rappresentato i principali temi, che hanno animato il confronto con l’esigenza condivisa di collaborazione per attuare politiche efficaci di cura e promozione di questi storici canali.
La seduta è terminata con l'invito rivolto dall’ente consortile ad una visita al sito del Panperduto per conoscere effettivamente l'importanza del reticolo idraulico, che ancora oggi fornisce un notevole contributo in termini economici, fruitivi ed istituzionali ai vari utenti provenienti da tutta la Lombardia.

CAMPANIA: PRIMA PAGAIATA IN DIGA

Il Consorzio di bonifica Bacino Inferiore Volturno ha aperto i cancelli in riva destra dell’invaso di Salicelle per la “Prima Pagaiata sulla Diga di Ponte Annibale", manifestazione amatoriale, organizzata in collaborazione con Volturnia Kajak Capua, Federazione Italiana Canoa e Kajak e Centro Universitario Sportivo Caserta.
Non meno di venti kajak sono entrati in acqua a circa millecinquecento metri a monte dallo sbarramento artificiale in un’area gestita dall’ente consortile, a partire dal pontile originariamente destinato alla tenuta della strumentazione idrometrica.
Da lì, su turni ed in gruppi, sono partite le escursioni turistiche lungo un percorso variabile, ma spesso contrassegnato da un primo tratto, navigando verso valle per una breve panoramica verso la Traversa. Da lì poi virata verso monte ed ingresso silenzioso alla scoperta di un ambiente naturale costruito in parte dall’uomo: i fitti canneti e la lussureggiante vegetazione riparia dell’invaso. I visitatori sono così entrati nell’Oasi naturalistica di Salicelle, gestita dalla Lipu casertana, dove hanno potuto vedere aironi, martin pescatori ed altra fauna dell’area protetta.
Le condizioni meteo hanno consentito di poter godere dell’immancabile colpo d’occhio sui Monti Tifatini e Trebulani, che fanno da corona all’invaso. Comune soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa a margine della manifestazione dall’ente consorziale (con sede a Caserta) con l’intendimento che l’evento possa rappresentare un primo passo in direzione di una lunga e proficua collaborazione.

LIGURIA: RESOCONTO DI UNA VIVACE ATTIVITA’

Sono dedicate perlopiù al Centenario dell’ente consortile, le 2 più recenti pubblicazioni Faq del Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a Sarzana, in provincia di La Spezia): una è monografica sulle celebrazioni iniziate il 21 Maggio e che hanno visto l’organizzazione di un evento a fine Maggio con la presenza dei vertici ANBI; l’altra, invece, utilizza il metodo domanda-risposta per illustrare realtà ed operatività dell’ente consorziale.
Ampio spazio viene anche dedicato alle attività divulgative svolte con le scuole ed i giovani.  

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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