Anno XXII, n. 4 venerdì, 31 gennaio 2020

LA CRISI CLIMATICA CORRE, L’ITALIA NO. 
SE NE PARLERA’ GIOVEDI’ 6 FEBBRAIO ALL’ASSEMBLEA SNEBI

Sono 100 i progetti approvati e finanziati ai Consorzi di bonifica per attuare azioni di adattamento ai cambiamenti climatici. Il Piano Manutenzione Italia, redatto dagli enti consortili, ha pronti ulteriori 3.708 progetti per la sistemazione del territorio e 592 progetti per l’incremento dell’irrigazione, capaci complessivamente di garantire oltre cinquantunmila posti di lavoro. Nel nostro Paese, per realizzare un’opera di valore superiore ai dieci milioni di euro, servono però mediamente 11 anni: 3,5 anni per la progettazione; 5 anni per la realizzazione; 1,4 anni per la gara d’appalto; 1,1 anni per il collaudo dell’opera. Intanto, la crisi climatica avanza e Sicilia (70%), Molise (58%), Puglia (57%), Basilicata (55%) hanno più della metà del territorio regionale a rischio desertificazione.
Di questo si parlerà giovedì 6 Febbraio p.v., a Roma, in occasione dell’Assemblea S.N.E.B.I. (Sindacato Nazionale Enti Bonifica e Irrigazione – ANBI); l’inizio è previsto alle ore 10.30 nel Centro Congressi del NH Hotel, in corso d’Italia,1. Aperti dal Presidente SNEBI, Alessandro Folli, i lavori prevedono gli interventi di Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera Deputati; Giuseppe L'Abbate, SottoSegretario Ministero Politiche Agricole (video), Claudio Durigon, componente Commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera Deputati; Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera Deputati; Giorgio Piazza, Presidente Fondazione E.N.P.A.I.A. (Ente Nazionale Previdenza Addetti  Impiegati Agricoltura); Francesco Vincenzi, Presidente ANBI; Massimo Gargano, Segretario Nazionale SNEBI. L’Assemblea sarà il primo momento di confronto fra la realtà economico-produttiva dei Consorzi d bonifica ed il mondo politico sulle opportunità del Green New Deal, annunciato dalla Commissione Europea.

EMILIA ROMAGNA: TERMINATA UN’ATTESA LUNGA 27 ANNI

Dopo anni di lavoro e di attesa, il Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nel capoluogo estense) ha annunciato il finanziamento del sistema irriguo Ciarle ed il conseguente prossimo inizio dei lavori, attesi fin dal 1983. Per riuscire a completare quest’opera per i territori di Terre del Reno e Poggio Renatico, è stato candidato un progetto, per oltre nove milioni di euro, nel bando per l’assegnazione dei fondi finalizzati alla realizzazione di progetti irrigui nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale Nazionale; era entrato in graduatoria tra i progetti ammessi, ma i fondi si erano esauriti.
Ora il Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali ha preannunciato un’ulteriore disponibilità di fondi. Entro l’anno si conta dunque di procedere con gli espropri e di avviare la gara d’appalto per aprire i cantieri presumibilmente nel 2021. Il progetto prevede di completare il Condotto Distributore Sud e l’impianto di sollevamento con le opere necessarie a consentire l’irrigazione su un’area di 5.586 ettari con importanti coltivazioni di pera abate del Consorzio Interregionale Opera. Sarà dunque completato e adeguato l’impianto di derivazione e sollevamento idrici dal Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.) in destra Reno, sito a Sant’Agostino; è anche previsto l’inserimento di un terzo gruppo di pompaggio per l’impianto di sollevamento e l’ampliamento della vasca di scarico. 
La costruzione del Condotto Distributore Sud comporterà anche la realizzazione di alcuni attraversamenti speciali di strade e ferrovie, un canale per l’alimentazione dello scolo Canali ed il ripristino del rivestimento di un breve tratto del Condotto Distributore Nord a San Carlo.
Infine, vi sarà la gestione automatica, tramite paratoie regolate, che manterranno costanti i livelli delle acque ed il deflusso minimo, garantendo anche il mantenimento delle falde durante la stagione estiva. Con questo intervento vi sarà un deciso miglioramento nel sistema di distribuzione idrica con incrementi nel risparmio di volumi d’acqua a fini irrigui. Inoltre, la rete sarà alimentata da acqua di qualità meno esposta da contaminazioni, perché esente da scarichi di qualunque tipo, garantendo quindi maggiore salubrità delle colture irrigate.
Con l’impermeabilizzazione di un tratto, infine, si ridurranno le perdite idriche. Sarà in seguito attivato, dallo stesso ente consorziale, un servizio di assistenza e formazione, specifico per migliorare le tecniche irrigue delle aziende agricole presenti nell’area.
 

VINCENZI: “DECENNI DI TRASCURATEZZA E L’INARRESTABILE CONSUMO DI SUOLO COSTRINGONO LE CAMPAGNE AD ESSERE BACINI DI ESPANSIONE DELLE PIENE A TUTELA DEI CENTRI URBANI”

“Le campagne sono oggi bacini di espansione idrica per la salvaguardia dei centri urbani dalle alluvioni; ciò a causa dell’inarrestabile cementificazione, ma soprattutto per decenni privi di finanziamenti pubblici a favore della prevenzione idrogeologica. Oggi più che mai, di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici, serve un grande piano di manutenzione del suolo, prima emergenza del Paese.”
A ribadirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto a Sermide ad un convegno sui cambiamenti climatici, organizzato da Coldiretti Mantova.
“Bisogna aumentare la resilienza dei territori in sinergia con gli agricoltori, che devono continuare a garantire l’efficienza idraulica dei loro appezzamenti, la cui irrigazione deve rispondere alle mutate esigenze colturali. La sostenibilità ambientale, indicata dal New Green Deal europeo, sarà raggiunta solo se integrata con obiettivi economici e sociali. Per questo – ha annunciato Vincenzi - ANBI sta lavorando, assieme al mondo accademico e al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ad un progetto territoriale di certificazione di sostenibilità idrica, chiamato #GocciaVerde. Con lo stesso spirito prosegue l’azione di Irrigants d’Europe in sede comunitaria per affermare la valenza ambientale dell’irrigazione, contrastando gli aspetti penalizzanti le economie agricole mediterranee insiti nella Direttiva Acque. L’utilizzo della risorsa idrica nel settore primario – ha concluso il Presidente ANBI - è un aspetto distintivo del made in Italy agroalimentare.”
 

GESTIONE DELL’ACQUA IN EMERGENZADELEGAZIONE TURCA ALLA SCOPERTA DEL MODELLO DECISIONALE DEI CONSORZI DI BONIFICA ITALIANI

La gestione idrica nell’area, che va da Roma al grossetano, è stato il focus presentato nella propria sede, dall’ANBI ad una delegazione del Ministero Agricoltura e Foreste della Turchia, ospite nella Capitale per iniziativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale; scopo della missione è conoscere i sistemi di supporto alle decisioni per la gestione dell’acqua in situazioni d’emergenza, come siccità ed alluvioni. Dopo un inquadramento generale su ruolo e funzione dell’ANBI, è toccato ai Consorzi di bonifica Litorale Nord (interessante i comprensori di Roma e Viterbo) e Toscana Sud (con sede a Grosseto) rappresentare, utilizzando anche un nuovo plastico, l’attività degli enti consortili italiani soprattutto nella gestione delle crisi.
“E’ questa un’ulteriore testimonianza della considerazione internazionale, di cui gode il modello gestionale dei Consorzi di bonifica italiani – ha chiosato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Unitamente all’attività informativa, svolta nei confronti degli organismi comunitari attraverso l’associazione Irrigants d’Europe, ospitiamo ogni anno missioni straniere anche da Paesi all’avanguardia nell’idraulica, come l’Olanda o nella gestione naturalistica dei corsi d’acqua, come la Gran Bretagna, oltre ai costanti scambi d’esperienze con Paesi del Mediterraneo, quale Israele.”
 

VENETO: DELEGAZIONE ARGAV IN VISITA A CASSA D’ESPANSIONE

A pochi mesi dall’inaugurazione, prevista per l’estate 2020, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di  Verona) ha accolto, a Trissino, una delegazione di giornalisti A.R.G.A.V. (Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige) per illustrare l’avanzamento dei lavori della grande cassa d’espansione sul torrente Agno-Guà, destinata ad aumentare la sicurezza idraulica di una vasta area tra la parte occidentale della provincia di Vicenza, la Bassa Padovana ed il Basso Veronese. Una volta ultimato, il bacino sarà in grado di contenere, all’occorrenza, oltre due milioni di metri cubi d’acqua, oltre ai 600.000 dell’attuale cassa sull’asta del torrente.
Un altro bacino, previsto più a valle ed il cui cantiere deve essere ancora avviato, arriverà a contenere 1 milione di metri cubi d’acqua per una capienza complessiva di 3,6 milioni. L’opera avrà anche un’importante valenza ambientale in un’area fortemente urbanizzata, grazie alla realizzazione di un parco con oltre ottomila piante, che costituiranno un prezioso habitat per la nidificazione degli uccelli. Il bacino verrà attrezzato con un percorso fitness e sarà solcato da un piccolo corso d’acqua, che alimenterà un laghetto interno.
 

GARGANO: “LA RIQUALIFICAZIONE DEL TEVERE PUO’ DIVENTARE UN IMPORTANTE ASSET DI SVILUPPO ECONOMICO, MUTUANDO L’ESPERIENZA DEI CONSORZI DI BONIFICA SUI NAVIGLI A MILANO E L’ARNO IN TOSCANA”

“La necessaria manutenzione straordinaria del fiume Tevere, cui va affiancata un’azione di educazione ambientale, mirata a garantire il rispetto quotidiano del corpo idrico, può diventare esempio di un rinnovato rapporto tra il corso d’acqua e le comunità rivierasche, perso nel corso dei secoli dall’Impero Romano ai giorni nostri.”
A proporre la suggestione è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, commentando la pubblicazione del libro “Tevere Nostrum” di Erasmo D’Angelis, Segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale.
“Nell’epoca della globalizzazione l’Italia vince, se valorizza le eccellenze, che la fanno unica nel mondo; per questo – ha proseguito il DG ANBI - insistiamo su un nuovo modello di sviluppo, incentrato sulla promozione del territorio e delle sue peculiarità, come le risorse idriche. Il Tevere può rappresentare, sul modello di quanto già realizzato dai Consorzi di bonifica per i Navigli milanesi o il fiume Arno a Firenze, un asset fondamentale per un diverso sviluppo turistico ed economico dei territori attraversati. Su questo, il libro di D’Angelis ha il merito di aprire il dibattito.”
Sul fiume Tevere, i cui apporti idrici urbani sono oggi depurati al 99% grazie a 4 grandi depuratori e 28 impianti minori, è stata infatti proposta l’istituzione del 26° parco nazionale italiano.
“D’altronde – ha concluso Gargano - la potenza di Roma è cresciuta e decaduta in simbiosi con il suo fiume e si può affermare che l’imperatore, Augusto, sia stato la prima authority pubblica sull’acqua. Oggi c’è bisogno di guardare alla storia per tornare a dire grazie al fiume, recuperando un positivo, quanto moderno rapporto con la comunità.”
 

TOSCANA: VERSO UN PATTO PER LA VALTIBERINA

Il Consorzio di bonifica Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha avviato un’alleanza, con i referenti del settore che vivono oltre regione, per la manutenzione dei corsi d’acqua, che scorrono in terra di confine tra il versante toscano e quello umbro della Valtiberina; sollecitato dagli amministratori dei Comuni, che condividono fiumi e problemi, l’ente ha così promosso un incontro.
Esaminati i problemi, sono emerse le proposte per rendere più efficaci gli interventi sui corpi idrici in “condominio”; parola d’ordine: stretta collaborazione. La pianificazione dell’attività in futuro sarà condivisa secondo un percorso in via di definizione, da cui potrebbe maturare anche la firma di un accordo vero e proprio tra le Regioni Toscana ed Umbria per la programmazione degli interventi strutturali, che si renderanno necessari.

MARCHE: SISTEMATA UNA SPONDA DELLA DIGA DI MERCATALE, CHE HA SALVATO PESARO

Lavori straordinari alla diga di Mercatale: il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha appena terminato di sistemare una scarpata di contenimento dell’invaso, franata in seguito alle operazioni di laminazione, effettuate per salvare Pesaro e la vallata del Foglia da un’ondata di piena eccezionale. Il 2 e 3 Dicembre scorsi, infatti, a causa di una piovosità molto intensa, si è verificata una piena improvvisa che, se non fosse stata contenuta dalla diga, si sarebbe scaricata violentemente lungo la vallata del Foglia.
In quella circostanza, l’ente consortile decise responsabilmente di intervenire, fermando la corsa dell’acqua e riempiendo, per quanto possibile, l’invaso di Mercatale, di cui venne aperto solo parzialmente lo scarico di fondo. Questo permise di realizzare un opportuno effetto di laminazione, proteggendo così tutta la vallata. Il ritiro delle acque però, ha prodotto un movimento franoso, che ha interessato un fronte lungo circa trentacinque metri e alto almeno quindici.
L’intervento ora eseguito si è concretizzato nel ripristino della scarpata, ripristinando la situazione preesistente.
 

EMILIA ROMAGNA: TERMINATI LAVORI IN COMUNE MONTANO

Sono terminati i lavori di regimazione idraulica nelle località Roncovero e Camia di Bettola, realizzati dal Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo emiliana).
Gli interventi in località Roncovero sono consistiti, fra l’altro, nella pulizia dei canali, nella realizzazione di tubazioni e cunette stradali per lo scarico e la raccolta delle piogge; per la messa in sicurezza della strada in località Camia è stato invece realizzato un canale ex novo. Entrambe le criticità idrauliche erano state segnalate dal Comune.
 

VENETO: RICALIBRATURA E DIFESA SPONDALE DI UN FOSSO NEL PADOVANO

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) sta proseguendo interventi nel comune di Noventa Padovana. I lavori eseguiti finora hanno interessato l’escavo di un tratto lungo 200 metri e le operazioni di difesa spondale sul fosso laterale di via Serenissima.
L’intervento si inserisce nel Piano Comunale delle Acque per risolvere le criticità idrauliche, che interessano la zona occidentale del comune. Il progetto ha previsto una prima fase dell’intervento, realizzata dal Comune, che ha provveduto a riqualificare il sistema di fognatura bianca; compito dell’ente consortile è ora quello di eseguire i lavori di ricalibratura idraulica del fosso per altri 500 metri. La spesa complessiva è di 260.000 euro, di cui 195.000 a carico del Comune e 65.000 a carico dell’ente consorziale; il termine dei lavori è previsto per la fine di Marzo.


FRIULI VENEZIA GIULIA: AL VIA PROGETTO “PLASTIC FREE”

Anche il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) aderisce al progetto “plastic free”, seguendo le linee-guida del Parlamento Europeo per ridurre l’incidenza di prodotti plastici sull’ambiente. L’azione di prevenzione partirà dagli uffici e dalle sedi consortili con l’adozione di buone prassi “ecologiche”, che sensibilizzeranno dipendenti e consorziati verso scelte ambientali consapevoli e virtuose, fino a raggiungere una graduale, ma costante riduzione di produzione di rifiuti plastici, in particolare di plastiche monouso.
Attuando l’iniziativa “plastic free”, ci si attiverà per eliminare, il più possibile, i prodotti plastici da uffici e sedi consortili, dando mandato ai responsabili di settore di interrompere gli acquisti in materiale plastico “vergine”, privilegiando altri materiali o utilizzando plastica riciclata.
È noto l’impegno dell’ente consortile nel sostenere attività per la tutela dell’ambiente, finalizzate alla salvaguardia dell’ecosistema, riducendo la produzione di rifiuti ed il loro impatto ambientale. La criticità, purtroppo, resta l’ingente quantità di rifiuti, per lo più plastici, rinvenuta durante gli interventi di manutenzione idraulica; le operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti presenti nei canali consortili, oltre ad essere costose, rallentano i lavori programmati per migliorare lo scorrimento delle acque. Il progetto “plastic free” si integra con le principali attività che l’ente consorziale intende attuare nel triennio 2020-2022: in primis, la salvaguardia e la tutela del territorio, dell'ambiente e delle sue risorse naturali; il piano energetico consortile, inoltre, punta sulle fonti energetiche rinnovabili attraverso la realizzazione, riattivazione o il potenziamento di impianti di produzione di energia idroelettrica.
 

TOSCANA: UN PARCO MEZZI CHE SORRIDE ALL’AMBIENTE

Si chiama Leaf, dall’inglese foglia, la prima auto interamente elettrica, entrata a far parte del parco mezzi del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede centrale a Viareggio, in provincia di Lucca); da qualche giorno fa bella mostra di sé nel piazzale della sede di Capannori, dove l’ente consorziale ha installato anche la prima colonnina a doppia presa per ricaricarla. Entro aprile altre 2 autovetture elettriche a zero emissioni prenderanno il posto di auto di vecchia generazione, trasformando il parco mezzi consortile verso un sistema sempre più “green”.
La scelta di passare progressivamente all’elettrico per i mezzi aziendali è stata fatta dall’Assemblea del “Toscana Nord” assieme ad altre decisioni, che rivoluzionano la gestione dell’ente come la sostituzione di tutti i punti luce con i led, la messa a dimora di alberi e l’adesione al Consorzio A2A per l’approvvigionamento di energia, che derivi solo da fonti rinnovabili.
 

LAZIO: CONSEGNATI CALENDARI A SCUOLA

Con una semplice cerimonia sono stati consegnati dal Consorzio di bonifica Litorale Nord – Pratica di Mare (con sede a Casalpalocco, in provincia d Roma), i calendari realizzati con disegni fatti dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Ardea II in occasione della visita all’impianto idrovoro di Tor San Lorenzo.
Analoga iniziativa si era tenuta un mese fa ad Ostia e Maccarese in occasione della festa per la ricorrenza del 135° anniversario della Bonifica. Anche in quel caso, i protagonisti dei festeggiamenti furono proprio gli studenti, coinvolti in visite ed attività didattiche, utili alla conoscenza del sistema consorziale e delle attività svolte quotidianamente.
 

VENETO: NUOVI PRESIDENTI CONSORTILI

Alex Vantini, 28 anni, Vicepresidente nazionale di Giovani Impresa Coldiretti, è stato eletto al vertice del Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella “città dell’Arena”), il cui comprensorio interessa 65 comuni della provincia scaligera.
Francesco Cazzaro, Presidente uscente, è stato invece riconfermato alla guida del Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) per i prossimi 5 anni; obbiettivi principali restano la riqualificazione dei corsi d’acqua e la mitigazione del rischio idraulico, grazie a nuovi interventi sul territorio in collaborazione con Regione Veneto ed Amministrazioni Locali. 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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