Anno XXI, n. 42 venerdì, 8 novembre 2019

FILIPPO GALLINELLA, PRESIDENTE COMMISSIONE AGRICOLTURA CAMERA, SUL DELTA PO CON I CONSORZI DI BONIFICA

“Un grande problema del delta del fiume Po, accentuato dalla crisi climatica, è la risalita del cuneo salino che, contaminando le falde, le rende inservibili sia per la potabilizzazione che per l’irrigazione. Per questo organizzeremo un evento finalizzato a sollecitare la realizzazione di barriere antisale, coinvolgendo l’Autorità di Bacino del Fiume Po”: ad annunciarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed  Acque Irrigue), promotrice della visita, che il Presidente Commissione Agricoltura  Camera  Deputati, Filippo Gallinella, ha reso alle valli in provincia di Rovigo. “Ancora una volta – ha proseguito il Presidente ANBI - i Consorzi di bonifica confermano così il ruolo centrale a servizio di un territorio affascinante, ma idraulicamente difficile da gestire come il Polesine.”
“Il Delta del Po – ha aggiunto Filippo Gallinella – è un habitat straordinario, che necessita di costante manutenzione da parte dell’uomo soprattutto per le conseguenze indotte dalla subsidenza, per contrastare la quale sono stato primo firmatario dell’emendamento approvato alla Legge di Bilancio 2018, finalizzato a ripristinare appositi fondi per lenire i danni del fenomeno. Per questo, ringrazio i Consorzi di bonifica per l’opportunità di visionare in prima persona le conseguenze di un processo che, iniziato decenni fa, ha oggi rallentato, ma non ancora esaurito un incedere, che tanti problemi crea all’assetto idrogeologico.”
I territori delle province di Rovigo, Ferrara e del comune di Ravenna  sono stati interessati dallo sfruttamento di giacimenti metaniferi dal 1938 al 1964; l’emungimento di acque metanifere innescò un’accelerazione, nell’abbassamento del suolo, decine di volte superiore ai livelli normali: agli inizi degli anni ‘60 raggiunse punte di 2 metri ed oltre, con una velocità stimabile in 10-25 centimetri all’anno; misure successive hanno dimostrato che l’abbassamento del territorio ha avuto punte massime di oltre 3 metri dal 1950 al 1980. Ulteriori rilievi effettuati dall’Università di Padova hanno evidenziato un ulteriore abbassamento di 50 centimetri nel periodo 1983-2008 nelle zone interne del Delta del Po.
“L’abbassamento dei territori del Polesine e del Delta Padano ha causato un grave dissesto idraulico e idrogeologico, nonché ripercussioni sull’economia e la vita sociale dell’area – ha proseguito Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Il sistema di bonifica è attualmente costituito da un numero importante di impianti idrovori: 201 nel solo rodigino, cui aggiungere i 170 nel ferrarese e 144 impianti nel ravennate.”
“La subsidenza – ha concluso Giancarlo Mantovani, Direttore Consorzi di bonifica Adige Po (con sede a Rovigo) e Delta del Po (con sede a Taglio di Po, nel rodigino) – costa annualmente un aggravio di circa cinque milioni di euro a carico dei consorziati polesani. Essendo un fenomeno indotto da scelte estranee agli interessi del territorio, chiediamo che le bollette dei Consorzi di bonifica locali vengano quantomeno sgravate dei cosiddetti oneri di sistema, che ammontano indicativamente al 20% dell’importo.”
La conseguenza dell’alterazione dell’equilibrio idraulico è stato infatti lo sconvolgimento del sistema di bonifica: gli alvei e le sommità arginali si sono abbassati, aumentando la pressione idraulica sulle sponde ed esponendo il territorio a frequenti esondazioni. Gli impianti idrovori hanno funzionano per un numero di ore di gran lunga superiore a quello precedente (addirittura il triplo od il quadruplo), con maggior consumo di energia e conseguente aumento delle spese di esercizio a carico dei Consorzi di bonifica. Si è reso inoltre indispensabile il riordino di tutta la rete scolante così come degli argini a mare.
 

ANBI: A CASTEL SAN GIORGIO, IN CAMPANIA, UN ESEMPIO DELL’ITALIA CHE NON CI PIACE. FACCIAMO PREVENZIONE CIVILE E NON POLEMICHE!

L’emergenza idrogeologica, con allagamenti e colate di fango, registrata domenica scorsa in comune di Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, è stata causata dal tombamento abusivo del canale Torello, nell’omonima frazione, per realizzare una strada comunale nel primo tratto e poi provinciale: lo ha affermato l’ANBI sulla base delle informazioni fornite dal locale Consorzio di bonifica Comprensorio Sarno (con sede a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno), che ha denunciato  l’assenza di qualsiasi autorizzazione agli atti. 
Per evitare ostruzioni nel tratto tombato, lo stesso ente consortile aveva, peraltro, provveduto a dotarlo di una griglia all’ingresso e di una piccola vasca per il deposito dei sedimenti, rivelatisi insufficienti di fronte alle colate di detriti riversatesi a valle per la violenza dell’evento meteo e perchè il già evidente rischio idrogeologico, creato dalla restringimento dell’alveo, è stato incrementato dagli incendi boschivi, che hanno ridotto la capacità di trattenere materiali solidi a monte. Al fine di ridurre il pericolo, l’ente consorziale aveva trasmesso al Comune uno studio di fattibilità per la realizzazione di una vasca di laminazione, per la cui progettazione era stato deliberato un protocollo d’intesa ad inizio 2018 ma, da allora, il Comune non ha ancora consegnato i previsti ed indispensabili rilievi topografici e sondaggi geognostici. 
Per quanto riguarda la Vasca Valesana, ora tracimata, esiste una progettazione esecutiva, redatta dall’ente di bonifica nel 2007, ma da allora mai finanziata né dallo Stato, nè dalla Regione Campania, nonostante ripetuti solleciti; la legge, infatti, prevede che i contributi dei consorziati possano essere impiegati solamente per la manutenzione ordinaria di opere già esistenti. Per questo, ANBI si è associata al Consorzio di bonifica Comprensorio Sarno nel chiedere al Prefetto ed alle Istituzioni un’alleanza vera per dare la necessaria risposta al territorio. Proprio, in data 7 ottobre 2019, l’ente consorziale aveva trasmesso all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, con cui vi è collaborazione dinamica e intelligente, l’elenco delle progettazioni esecutive per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ed in attesa di finanziamento: si tratta di 7 progetti, tra cui la Vasca Valesana, per un importo complessivo di oltre dodicimilioni e mezzo di euro. Oltre a ciò, l’ente consortile sta redigendo ulteriori progetti di riduzione del rischio di frane ed allagamenti per un importo complessivo di circa cinquanta milioni di euro.
“E’ questa la migliore risposta alle strumentali polemiche, che si ripetono all’indomani di ogni emergenza idrogeologica – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – La prevenzione dal rischio, accentuato dalla crisi climatica in atto, è una cosa seria, che necessita di adeguate risorse. Da anni sosteniamo la necessità di un grande piano per la sicurezza idrogeologica del Paese e per il quale, i Consorzi di bonifica hanno pronti oltre tremilasettecento progetti per un importo complessivo di quasi otto milioni di euro.”
“In Campania – ha concluso il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano – sono previsti 182 interventi per un importo di oltre quattrocentosettantotto milioni di euro. Allo stato attuale, però, sono in corso di realizzazione solo 3 interventi di miglioramento irriguo ed altrettanti sono in attesa di finanziamento.  Noi la chiamiamo prevenzione civile e costerebbe 7 volte meno di quanto si spende per riparare i danni da eventi naturali. E questa l’Italia, che ci piace, non quella delle sterili ed infondate polemiche.”
 

PIEMONTE: RIPRESI LAVORI

L’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) ha comunicato che dopo 2 anni di attesa sono ripartiti i lavori a Mazzè sulla traversa di derivazione dal fiume Dora Baltea. I lavori, finanziati da Regione Piemonte, sono arrivati oggi al terzo lotto, dopo la ristrutturazione della stazione di pompaggio (primo lotto) e la ricostruzione dello scaricatore (secondo lotto), conclusi ormai da alcuni anni.
Questa fase avrà una durata presumibile di 15 mesi e consentirà la rimessa in efficienza dello storico impianto di sbarramento e pompaggio, costituendo l'ultimo atto di un lungo, laborioso percorso in attesa dell'ammodernamento della centrale idroelettrica. I benefici di questa serie di interventi andranno a vantaggio del comprensorio irriguo dell’Angiono Foglietti la cui irrigazione deriva dalle acque “sollevate” attraverso l’impianto di Mazzè. In questo comprensorio è in corso un importante attività di riforma del sistema irriguo, grazie a 2 finanziamenti: uno per la realizzazione di un bacino di 50.000 metri cubi d’acqua, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture tramite il Piano Invasi; il secondo contributo è, invece, del Ministero dell’Agricoltura, tramite il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020, per il rifacimento del canale di Villareggia.
A questi 2 progetti se ne aggiunge un terzo, di prossimo finanziamento, per la realizzazione di un sistema di irrigazione “a goccia” collettivo su una superficie di 300 ettari: una serie di importanti miglioramenti per un sistema irriguo, che si prepara a festeggiare il suo centesimo compleanno.

EMILIA ROMAGNA: INTERVENTI MONTANI

Sono tanti gli interventi in programma o già eseguiti in territorio montano dal Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo). Nel comune di Farini sono terminati i lavori di sistemazione versanti per la prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico nelle località Palazzo e Boccolo della Noce; è in fase di avvio anche un intervento a favore della viabilità rurale per la località Fra i Rivi.
La vallata tra Groppallo e Bardi è una delle più suggestive della provincia piacentina. Singolarmente gli interventi inaugurati hanno un impatto relativo, ma una ricaduta straordinaria nel contesto, in cui sono localizzati, perché la sicurezza dell’intera frazione dipende dal deflusso delle acque che l’attraversano. Insieme all’Amministrazione Comunale, l’ente consortile sta portando avanti una fruttuosa e proficua collaborazione anche grazie alla presenza dei Farinesi, che segnalano tempestivamente le problematiche territoriali.

MARCHE: UN ESEMPIO DI CIVILE COLLABORAZIONE

Un fosso praticamente nascosto dalla vegetazione, ma non dimenticato da chi si è preoccupato di allertare l’ente consortile, ha rivisto la luce a Tolentino dopo un apposito intervento da parte del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro). Il “Chienti 893”, questo il nome del tratto, oggetto di lavori in contrada Redentore, aveva ormai quasi visto compromessa la sua funzione a causa dell’ingente quantità di materiale vegetale, che lo aveva ricoperto.
Dopo l’intervento per rimuovere la grande quantità di pietrame presente nell’alveo, il fosso è tornato ad avere il suo aspetto e, soprattutto, la sua funzionalità.

EMILIA ROMAGNA: STRADA MESSA IN SICUREZZA

Un prezioso ed essenziale contributo per la messa in sicurezza del territorio montano dell’Alta Val Parma: il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) ha realizzato i lavori di sistemazione idrogeologica della strada di bonifica Fontanafredda-Treviglio, nel comune di Tizzano Val Parma.
L’intervento ha permesso di risolvere il problema della scarsa sicurezza per il transito dei veicoli, dovuto alla mancanza di una adeguata barriera di protezione.

VENETO: FIRMATA CONVENZIONE CON 11 COMUNI PADOVANI

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha firmato, assieme ai Sindaci di 11 Comuni del padovano (incluso il capoluogo), la convenzione per finanziare i progetti di fattibilità tecnica ed economica, relativi agli interventi prioritari per la sicurezza idraulica del bacino Colli Euganei. La spesa complessiva prevista per realizzare tali progetti di fattibilità tecnica ed economica è di 110.000 euro con il cofinanziamento dell’ente consorziale e dei Comuni ricadenti nel bacino Colli Euganei. Alla firma dell’accordo era presente anche l’Assessore Agricoltura Regione Veneto, Giuseppe Pan.
I lavori vanno ad aggiungersi a quelli realizzati negli ultimi anni: il nuovo impianto di sollevamento di Saccolongo (costo di 540.000 euro ed inaugurato nel Febbraio 2018) e l’implementazione del nodo idraulico di Montegrotto Terme (inaugurato nel Marzo 2019, costo 800.000 euro). Nel Settembre 2019 sono stati inoltre sottoscritti i contratti relativi ai “Lavori di ripristino e adeguamento delle arginature del nodo idraulico di Montegrotto Terme” (€ 2.500.000,00 con fondi della Protezione Civile, assegnati a Regione Veneto per interventi urgenti in conseguenza alla tempesta Vaia dell’autunno 2018).

TOSCANA: TORNARE A “GOVERNARE” I TERRITORI

Sono molti i cambiamenti (sociali, ambientali, amministrativi) che hanno contribuito ad aumentare la fragilità dei nostri territori, con particolare rilievo nelle zone collinari. È da questa convinzione che nel tempo è stato eseguito un attento studio sulla condizione idrografica e idrogeologica del territorio comunale di Podenzana, in base al quale sono stati programmati ed individuati una serie di prioritari e possibili interventi.
L'attività di manutenzione ordinaria dei canali sul territorio di Podenzana (capoluogo) e dell'isola amministrativa di Montedivalli, nonchè l'intervento straordinario di messa in sicurezza del canale di Sant'Andrea sono un segnale importante di attenzione che l'Amministrazione sta cercando di avere grazie anche alla disponibilità e competenza del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca). È in corso un tavolo tecnico per valutare il riconoscimento di quei corsi d'acqua un tempo considerati minori, che oggi assumendo una portata maggiore, potrebbero essere inseriti nel reticolo idrografico di competenza dell’ente consortile per mezzo di una istruttoria condivisa con il Genio Civile. Una gestione del territorio, che passa attraverso una pianificazione condivisa, si traduce in interventi concreti come quello eseguito a Montedivalli, impiegando 170.000 euro finanziati dalla Comunità Europea nel Piano Sviluppo Rurale.
Condividere le criticità infatti, consente di individuare gli interventi da realizzare, di reperire le risorse necessarie e soprattutto di dare risposte ai cittadini in termini di riduzione del rischio idrogeologico nei territori montani.

LAZIO: AL VIA LA COSTRUZIONE DELLA PRIMA CARTOGRAFIA DIGITALIZZATA DEL RETICOLO IDROGRAFICO REGIONALE

La prima mappa  digitalizzata ed interattiva (consultabile on-line in ogni istante) del reticolo idrografico regionale:è questo  il prossimo obbiettivo di ANBI Lazio, che ha promosso  un tavolo tecnico con la partecipazione dei rappresentanti di tutti i Consorzi di bonifica della regione. Si tratta di una cartografia informatizzata, che racchiuderà, in un’unica soluzione, la mappa ed  il dettaglio di tutti i fiumi, corsi d’acqua, canali, rii, fossi, fossati, che concorrono a formare il vasto e frammentato bacino idrografico laziale. Servirà necessariamente tempo per completare la mappa con il contributo degli esperti in servizio presso gli enti consorziali.
La cartografia digitalizzata, una volta completata, sarà un patrimonio, che il sistema consortile regionale metterà a disposizione on-line di tutti gli addetti del comparto, degli enti e delle Istituzioni locali a cominciare da Comuni, Province, Prefetture e Regione.
Sarà un utile strumento per effettuare un costante monitoraggio su ogni evento di rilievo relativo alla rete idrografica laziale. Gli enti consortili potranno scambiarsi informazioni in tempo reale ed i cittadini potranno conoscere la mole degli interventi realizzati.

VENETO: RISCHEDATO E DIGITALIZZATO  ARCHIVIO CONSORZIALE

Oltre tredicimila documenti, relazioni tecniche, mappe, fotografie del Veneto Orientale, dal 1922 in poi, sono stati schedati e inventariati dal Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) e sono ora in gran parte disponibili attraverso il portale culturale di ANBI Veneto (www.terrevolute.it). Il lavoro, svolto da un’equipe multidisciplinare dell’Università di Padova ( archivisti, geografi, storici e archeologi) è stato presentato nella storica sala Ronchi dell’ente consortile.
Il risultato di questo ampio lavoro di catalogazione (altri 8.000 documenti ,che completano l’archivio sono tutt’oggi in fase di schedatura), oltre ad essere a disposizione di storici e cittadini interessati, si presenta come un prezioso strumento a servizio della valorizzazione e della promozione  anche turistica  di questo territorio, che deve molto al lavoro della Bonifica. Alla presentazione, oltre al Sindaco sandonatese ed a molte autorità locali, ha preso parte il Vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin.

LOMBARDIA: FESTEGGIATI  90 ANNI

ANBI Lombardia ha festeggiato il 90° anniversario dell’impianto idrovoro della Travata, suggestivamente illuminato, presente anche il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi. Sono stati illustrati storia e funzionamento dell’impianto, che preserva dalle inondazioni un’area di 10.000 ettari e la stessa città di Mantova: un territorio diventato fertile e sicuro proprio grazie a questo impianto ed all’azione del Consorzio di bonifica Terre del Mincio (con sede nella “città di Virgilio”). In conclusione, Vincenzi si è soffermato sul ruolo dei Consorzi di bonifica: “Un ruolo reso ancora più importante in quest’epoca di cambiamenti climatici, che aggrediscono maggiormente proprio il settore agricolo e che devono portare gli enti consorziali ad attrezzarsi per fare innovazione e costruire percorsi di futuro.”

CAMPANIA: UFFICIALIZZATO NUOVO  PRESIDENTE CONSORZIALE

Roberto Ciuccio è ufficialmente il nuovo Presidente del Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno). Dopo oltre tre anni di commissariamento e 40 giorni di presidenza pro tempore, l’importante ente consortile pestano torna a godere di un’amministrazione propria, autonoma e democraticamente scelta dai propri consorziati.
Durante il recente periodo transitorio sono state adottate 1 deliberazione presidenziale e  65 deliberazioni di Deputazione Amministrativa, diverse delle quali hanno riguardato transazioni con fornitori dell’ente, che hanno comportato un risparmio di spesa per centinaia di migliaia di euro; contemporaneamente si è incrementata l’attività di recupero dei tributi e dei canoni non pagati, argomento sul quale si è registrata una grande sensibilità e collaborazione da parte dei consorziati.

VINCENZI IN LOMBARDIA, GARGANO IN SICILIA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà nella mattinata di venerdì 15 Novembre p.v. al convegno, organizzato a Rovato da Coldiretti Brescia, sul tema “…E non ci sono più le mezze stagioni! Agricoltura e sostenibilità in tempi di cambiamenti climatici”; la sede sarà la Sala Civica Foro Boario. Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, è invece annunciato mercoledì 13 Novembre p.v. alla tavola rotonda nell’ambito del convegno organizzato a Palermo dal sindacato FAI –CISL sul futuro dei Consorzi di bonifica e sul rilancio dell’agricoltura siciliani; la sede sarà il Centro Congressi di NH Hotel.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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