Anno XIX, n. 13 venerdì, 31 marzo 2017

VINCENZI: “OGNI ANNO, I CONSORZI DI BONIFICA INVESTONO 600 MILIONI DEI CONTRIBUENTI  PER LA SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA DEL TERRITORIO E LA GESTIONE AGRICOLO-AMBIENTALE  DELL’IRRIGAZIONE”

Ogni anno, circa sette milioni e settecentomila  contribuenti affidano ai Consorzi di bonifica la sicurezza dei propri patrimoni immobiliari e quella personale, realizzata tramite attività costanti di salvaguardia idrogeologica del territorio con la gestione e la manutenzione ordinaria della rete idraulica e di irrigazione. Il dato è stato reso noto da Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione  Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), intervenuto ad un convegno a Montichiari, in provincia di Brescia.
“E’ l’unico esempio di federalismo fiscale applicato, giacchè le risorse vengono utilizzate nel territorio, da cui provengono ed il cui utilizzo può essere facilmente controllato dall’opinione pubblica – ha proseguito il Presidente ANBI – E’ una risorsa aggiuntiva alla fiscalità ordinaria, testimonianza di quell’attenzione al territorio, che una ricerca ANBI-SWG ha indicato tra le priorità degli italiani.”
I Consorzi di bonifica, che sono  organi di autogoverno e forte espressione di sussidiarietà del territorio, sono attivi su oltre la metà della superficie italiana, nella quale rientra tutta la pianura, la maggior parte della collina ed anche una porzione, seppur minore, di aree montane; oggi, fortemente ridotta l’operatività di  Province e Comunità montane, gli enti consorziali risultano essere fondamentali per la gestione di attività interessanti un’area vasta, assumendo, di fatto, il ruolo di ente intermedio.
“Tale ruolo – ha concluso Vincenzi – sopperisce anche, per quanto possibile, alla quasi completa scomparsa di quelle guardie ecologiche volontarie, rappresentate dalle aziende familiari e dai piccoli imprenditori agricoli; ciò soprattutto nelle aree interne del Paese, quali quelle della dorsale appenninica, idrogeologicamente tra le più fragili.”
Analogamente va evidenziato come dei 7.100.000 ettari di pianura serviti dal reticolo idraulico minore, ben  1.200.000 richiedano il sollevamento meccanico dell’acqua, attraverso le centrali idrovore, che preservano il territorio dal permanere delle acque di pioggia, che ne pregiudicherebbero la vivibilità e lo sviluppo.


LOMBARDIA - ACQUA, QUALE FUTURO?

Caratterizzata da 5 grandi e 22 piccoli laghi e da 16 fiumi, che affluiscono nel Po, la Lombardia contiene il 70% di tutte le acque superficiali dell'Italia, pur avendo solo 1/10 della sua superficie ed è una delle regioni idricamente più ricche in Europa. Questa favorevole situazione, che è stata alla base del suo sviluppo, tanto da dar luogo ad una vera e propria "civiltà" fondata sull'uso plurimo dell'acqua (potabile, per l'irrigazione, la navigazione, l'industria, la produzione di energia idroelettrica, il turismo, la ricreazione) rischia ora di essere compromessa dai cambiamenti climatici, che stanno pesantemente intervenendo.
Dal 1850 ad oggi in Lombardia la temperatura è aumentata di 2°, con una accentuazione dell'aumento negli ultimi 30 anni, mentre sono calate le precipitazioni sia in termini di quantità (- 8%) che di numero di giorni piovosi. Corrispettivamente sono invece aumentate sia le piogge a più forte intensità , quindi più dannose, che il numero di giorni siccitosi, dando luogo da un lato al succedersi di frequenti alluvioni, straripamenti e frane, dall'altro a stagioni estive scarse d'acqua. I risultati, come si può constatare dal succedersi delle crisi idriche (2003, 2007, 2012, forse anche 2017) sono  danni sempre più frequenti al territorio, all'ambiente e alle attività economiche, specialmente agricole; maggiori costi pubblici di intervento; raccolti scarsi e diminuzione di reddito per le imprese agricole.
La situazione, per altro, è destinata a continuare anche nei prossimi decenni. Queste problematiche sono state il filo conduttore del convegno “Politiche e interventi per l'uso sostenibile delle risorse idriche, la difesa del suolo e lo sviluppo dell'agricoltura”, organizzato  da ANBI Lombardia con il contributo della Regione. Il convegno, che ha visto la presenza di oltre duecento persone, rientrava nell'ambito delle iniziative che ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) sta organizzando in ogni regione, costituendo appositi gruppi di lavoro, per affrontare le tematiche della difesa del suolo, dell'irrigazione, dell'uso plurimo delle acque, della partecipazione degli associati e dei cittadini per un uso efficiente e sostenibile della risorsa idrica.
Le risultanze di tali iniziative verranno esposte all’Assemblea Nazionale ANBI, che si terrà nella prima decade del prossimo Luglio. Svoltosi durante la manifestazione “Vita in campagna”, che si tiene annualmente a Montichiari, il simposio è stato aperto dagli interventi del sindaco di Montichiari, Mario Fraccaro e del presidente del Consorzio di bonifica Chiese (con sede a Calcinato, in provincia di Brescia), Luigi Lecchi, che ha illustrato la situazione e le azioni che l’ente consortile sta da tempo attuando nel territorio della Bassa bresciana. Nella prima sessione dei lavori (“Situazione e problemi della risorsa idrica e del territorio”), coordinata dal Presidente del Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova), Elide Stancari, si sono tenute tre relazioni tecniche che hanno evidenziato situazioni e problemi relativi alla difesa del suolo, all'agricoltura e alla risorsa idrica, mentre la successiva tavola rotonda (“Cosa ci aspettiamo, come ci impegniamo”) ha visto il confronto sui problemi aperti, le aspettative e gli impegni per risolverli tra gli enti consorziali, i rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole Regionali e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). I lavori sono stati conclusi dal Presidente ANBI, Francesco Vincenzi.


TOSCANA - PRESENTATO IL PROGETTO TRIG-EAU

E’ stato inaugurato, nella Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’Anna a Pisa, il progetto transfrontaliero T.R.I.G-Eau (Transfrontalierità, Resilienza, Innovazione & Governance per la prevenzione del Rischio Idrogeologico), che riunisce ltalia e Francia nell’identificazione di adeguate strategie per la prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico in ambiti urbani e semiurbani. Il progetto, della durata di 3 anni, finanziato dal Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020, schiera 9 partner appartenenti al settore pubblico e privato delle Regioni Liguria, Sardegna, Toscana e PACA che, sotto il coordinamento del Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa (con sede nella “città della torre pendente”), collaboreranno attivamente per migliorare la capacità di resilienza dei territori nei confronti dei sempre più numerosi fenomeni di esondazione. 
L’obbiettivo è quello di sperimentare nuove prassi di amministrazione dei territori, che integrino buone pratiche di collaborazione tra settore pubblico, privato ed  una tecnologia innovativa di facile uso, nonchè applicazione. Oltre ad azioni di confronto, concertazione e formazione (con il forte coinvolgimento di amministratori locali, tecnici, privati cittadini, studenti, enti di ricerca, imprese e associazioni di categoria), il progetto realizzerà 3 interventi dimostrativi in Toscana, Sardegna e Liguria per la messa in sicurezza della popolazione, dei beni artistici e culturali, del paesaggio e dell’ambiente dello spazio transfrontaliero, con un approccio altamente innovativo ed ecosostenibile.
Se tradizionalmente, infatti, la riduzione del rischio idrogeologico è passata attraverso la scelta di soluzioni ed approcci di natura “interventistica”, T.R.I.G-Eau propone la riduzione degli interventi strutturali di difesa ed artificializzazione dell’habitat fluviale per favorire azioni, che assicurino la riappropriazione e la rinaturalizzazione degli spazi. Al lancio del progetto lancio si è fatta anche  una panoramica sui “Livings Lab” come nuovi strumenti di governance attualmente diffusi in Europa.


PIEMONTE - UN INVITO DI PRESTIGIO

Anche la Coutenza Canali Cavour (con sede a Vercelli) era presente al Forum della Partecipazione, organizzato a Firenze da ICOMOS (Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti) in concomitanza del G7 della Cultura: esperti, Sindaci, amministrazioni, associazioni di tutela e società civile si sono confrontati per l’implementazione dell’Obiettivo  delle Nazioni Unite al 2030 sulle Città Sostenibili e le Comunità Locali.
Presenti le più importanti organizzazioni e associazioni di tutela italiane, è stata varata una carta della partecipazione e sono stati firmati accordi allo scopo di coordinare azioni di tutela del patrimonio. I lavori si sono articolati in 8 “tavoli tecnici”, i cui risultati propositivi ed operativi sono raccolti nella “Carta della Partecipazione di Firenze”, che sarà pubblicata sul sito UNESCO. La Coutenza è stata  chiamata ad illustrare il significato culturale, storico, ingegneristico e paesaggistico rappresentato dal Canale Cavour, la prima grande infrastruttura realizzata nel lontano 1866 dal neonato Stato Italiano, in soli 3 anni e con l’impiego di 14.000 uomini, allo scopo di trasportare le acque del fiume Po per 85 chilometri, consentendo così la nascita del triangolo d’oro della risicoltura italiana.


MARCHE - SIGLATO ACCORDO CON GESTORI SERVIZIO IDRICO

Dopo un anno di trattative, è stata siglata, ad Ancona, la convenzione tra il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ed i gestori del servizio idrico nella regione: in base all’accordo, i gestori dovranno versare ogni anno € 1.300.000,00 (con effetto retroattivo, a partire dal 2014) in virtù del loro utilizzo degli scarichi sul sistema idrico.
L’ente consortile destinerà queste risorse per interventi di recupero ambientale, nonché per la tutela della risorsa idrica, così come previsto dall’Unione Europea. Sono già stati preventivati diversi lavori per circa tre milioni di euro nelle aree montane, a ridosso dei centri abitati. Tra questi, quello già realizzato a Montecopiolo, dove è stato fatto il ripristino di alcune briglie e la rinaturalizzazione del fiume nel suo percorso naturale.
Il confronto tra le parti proseguirà per stabilire le migliori modalità di gestione della risorsa idrica, cioè l’utilizzo ai fini idropotabili, senza produrre danni ambientali e tutelandone contemporaneamente la qualità. Con questo accordo è stato fatto un notevole passo avanti rispetto ad una situazione, che ci vedeva in ritardo rispetto alla normativa europea.


TOSCANA - AMMINISTRATORI PUBBLICI APPROVANO NUOVO CALCOLO CONTRIBUTO DI BONIFICA

La rimodulazione del tributo al Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ha ottenuto il disco verde degli amministratori dei comuni versiliesi di Camaiore, Serravezza e Massarosa, che hanno espresso soddisfazione per la diminuzione media (-5%) del contributo richiesto ai cittadini della costa (in tutto, 420.000 euro in meno, cifra che tuttavia non andrà ad incidere sugli interventi di manutenzione ordinaria, né tantomeno su quelli di manutenzione straordinaria, per i quali è stato chiesto accesso a linee di finanziamento regionale).
Il confronto,  dopo quelli con le associazioni dei consumatori e i rappresentanti delle categorie economiche (albergatori, balneari, industriali, artigiani e commercianti), era inserito nel programma di incontri sul territorio, promossi dall’ente consortile, in occasione dell’emissione dei contributi di bonifica, per illustrare le modalità di calcolo, variate rispetto al passato a seguito della riforma regionale. La riorganizzazione dell’ente e i nuovi metodi di calcolo hanno prodotto conseguenze positive per i cittadini, che oggi possono contare su un contributo più omogeneo su tutto il territorio e soprattutto più equo: a parità di valore del bene, il contributo sarà maggiore, laddove è maggiore il rischio idraulico e quindi più intensa l’attività svolta dal Consorzio, ma anche il beneficio che l’immobile riceve.
Il nuovo calcolo del contributo prevede diminuzioni (naturalmente medie) per le categorie economiche: per gli studi e gli uffici, la diminuzione media è del 3,7%; per negozi, bar e ristoranti, la diminuzione media è dell’11,86%; per fabbricati industriali e commerciali, la diminuzione media è dell’8,46%; per i fabbricati dell’arenile (bagni), la diminuzione media è del 22,85%: in una fase di congiuntura economica difficile si è voluto così lanciare un piccolo segnale di attenzione per le attività produttive del territorio.


SARDEGNA - PREMIATA LA CONTINUITA’

Il risultato delle votazioni per la nomina del nuovo Consiglio dei Delegati del Consorzio di bonifica Gallura (con sede ad Arzachena, in provincia di Oristano) ha  certificato la volontà dei consorziati di proseguire sullo stesso percorso tracciato nell’ultimo quinquennio, rilanciando l’azione dell’ente verso l’esecuzione delle opere e dei progetti in fase di realizzazione grazie anche allo sforzo fatto dalle più importanti associazioni di categoria, Coldiretti, Confagricoltura e C.I.A., che hanno sostenuto una lista unitaria.
Nei seggi, allestiti ad Olbia e Arzachena, si è rgistrata un’affluenza totale del 67,55% per l’elenco 1 e del 16,04% per l’elenco 2; il nuovo Consiglio dei Delegati sarà formato dall’unica lista “Acqua e Terra della Gallura”.


EMILIA ROMAGNA - RINASCE PONTE PEDONALE

La sinergia tra il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) ed i Comuni ha consentito, nel 2016, un investimento complessivo di 890.000 euro, di cui 462.000 investiti direttamente dal Consorzio, per opere a servizio dell'area dell'Unione Appennino Bolognese. Il ponte pedonale sul fiume Reno, che collega i territori di Gaggio e Grizzana, fu realizzato nel 1965 e 50 anni dopo in condizioni pessime. Ora è tornato perfettamente agibile, grazie all'intervento dell’ente consortile.
L'intervento di restauro del ponte ha comportato un investimento suddiviso in parti uguali tra  i 5 promotori dell'opera : i Comuni di Gaggio Montano, Grizzana Morandi e Castel di Casio, l’ente consorziale, il Gruppo Hera. L'opera rientra nel Piano degli Interventi 2016, promosso dalla Bonifica Renana, in condivisione con l’Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese; infatti, grazie ad una recente Legge Regionale, l’ente consortile ha visto riconosciuto il proprio ruolo nella difesa del territorio collinare e montano dal dissesto idrogeologico..


VENETO - DIFESA IDROGEOLOGICA E TUTELA DELL’AMBIENTE: OBBIETTIVI COMPLEMENTARI

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) ha avviato l’intervento di ricalibratura dei sottobacini del fiume Marzenego e che interessa il Ramo di Noale, nonchè il Rio Storto a monte dell’abitato di Maerne. Si tratta di un cantiere importante, finanziato per un milione di euro dalla Regione Veneto nell’ambito degli interventi previsti dalla cosiddetta “Legge Speciale per il Disinquinamento della Laguna di Venezia”.
Il progetto si pone un duplice obiettivo: migliorare la qualità delle acque sversate in laguna ed  accrescere la sicurezza idraulica del territorio. I comuni più direttamente interessati dal progetto sono Scorzè, Noale e Salzano. I lavori previsti consistono prevalentemente nelle attività di scavo con recupero del terreno, circa 20.000 metri cubi, nella realizzazione di manufatti in calcestruzzo e nella plantumazione di specie arboree, che serviranno alla fitobiodepurazione delle acque: in corrispondenza di alcune anse, infatti, verranno realizzate espansioni dell’alveo fluviale per formare golene con canneto. Sono anche previsti due manufatti di sbarramento per regolare i livelli del Rio Storto.


FRIULI VENEZIA GIULIA - DISTRIBUZIONE IRRIGUA ON-LINE

Come e dove utilizzare il servizio irriguo all’interno del comprensorio del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede Udine)? Ora gli utenti possono consultare, sul sito Internet dell’ente consortile (www.bonificafriulana.it) un’apposita sezione, che fornisce tutte le istruzioni con mappa e foto aerea del comprensorio consortile.
Entrando nel menù a tendina “Servizi” e cliccando sulla sezione “Distribuzione irrigua”, ci si collega alla mappa consortile, dove sono visibili le “aree manutentive” (5 settori operativi, di cui si possono ottenere informazioni sui referenti), “classificazione canali” (informazioni indispensabili per definire l’ente competente al rilascio delle autorizzazioni di attingimento da acque superficiali a mezzo di dispositivi mobili o semifissi), “aree irrigue” (5 settori rappresentati graficamente con retini colorati, selezionabili con l’indicazione del nome dell’area, la tipologia di impianto, la descrizione delle infrastrutture irrigue presenti, la modulistica eventualmente necessaria).
Le aree irrigue a loro volta sono suddivise in “impianti a scorrimento”, “impianti pluvirrigui”, “aree predisposte al pompaggio”, “aree predisposte con prelievo naturale o meccanico”, “aree predisposte microderivazioni”.


LOMBARDIA - GIORNATA FAI DI PRIMAVERA: UN SUCCESSO

Grazie alla collaborazione tra il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) e la delegazione mantovana del  Fondo Ambiente Italiano (F.A.I.), gli storici impianti idrovori di Moglia di Sermide e di Revere sono stati tra le strutture visitabili nella giornata FAI di primavera, che promuove la visita nei luoghi “speciali”, che hanno contribuito alla storia del nostro Paese. 
I complessi idraulici sono stati visitati da migliaia di persone accompagnate, oltre che da personale consortile, dagli “apprendisti ciceroni” del Liceo Galilei di Ostiglia. Quello dell’Agro Mantovano a Moglia di Sermide è  uno dei più grandi impianti di scolo, realizzati nei primi decenni del Novecento (tra il 1903 e il 1907) ed è uno straordinario esempio di stile liberty applicato all’industria. Messo in funzione nel 1907, ancora oggi garantisce la sicurezza di un comprensorio di oltre trentatremila ettari.
L’impianto di Revere invece si divide in due parti distinte: la sala macchine e la diga. Per entrambi è in corso la procedura per il l riconoscimento come patrimonio dell’umanità (Unesco).


VENETO - I CONSORZI POLESANI HANNO CELEBRATO SAN BENEDETTO

E’ stata una giornata di festa al Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin per la celebrazione di San Benedetto, patrono dei bonificatori e d’Europa: dopo 53 anni, i Consorzi di bonifica Adige Po (con sede a Rovigo) e Delta del Po (con sede a Taglio di Po, nel rodigino) hanno  deciso di cambiare la tradizione e di portare questa festa nei luoghi del lavoro.
Così, proprio nella storica sala caldaie, si è tenuta la Messa, concelebrata dai parroci di Porto Tolle e presieduta dal vescovo, Adriano Tessarollo, che ha impartito la benedizione; la cerimonia religiosa, molto partecipata, è stata sottolineata nei suoi momenti più significativi dal locale coro parrocchiale.
La giornata è proseguita con altri gioiosi momenti: il pranzo consortile,  la premiazione dei neo pensionati degli enti consorziali, i brevi interventi da parte degli ospiti, cui sono stati evidenziati i valori della Bonifica ed i risultati ottenuti, grazie al lavoro di squadra.


LOMBARDIA - UNA CORSA PER LA LEGALITA’

Ha avuto luogo, lungo il Naviglio Martesana, l’iniziativa “Corri per la legalità”, una corsa podistica di circa trenta chilometri, da Cassano d’Adda a Milano per ribadire (con la presenza del pluricampione mondiale di ultramaratone, Marco Olmo)  l’importanza della legalità “dalla tavola allo sport” (al termine della corsa si è potuto pranzare con i prodotti della cooperativa “Libera Terra”) e per dire no a tutte le mafie. La manifestazione ha goduto del  prezioso supporto di uomini e mezzi del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) nella zona di Caponago.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it