Anno XIX, n. 9 venerdì, 3 marzo 2017

PIANO IRRIGUO NAZIONALE: VIA ALLA FASE OPERATIVA

CONCLUSO IL TOUR INFORMATIVO DI MiPAAF, ANBI, CREA E SIN

Emanato il bando ministeriale per l’attribuzione dei 300 milioni di euro del nuovo Piano Irriguo Nazionale (il termine per la presentazione dei progetti, che dovranno essere cantierabili, è fissato al 30 Giugno 2017 e l’aggiudicazione delle opere dovrà avvenire entro 12 mesi, pena la revoca dei finanziamenti), è terminato, con l’ultima tappa a Roma, il  partecipato “tour delle regioni”, che ha consentito al Mi.P.A.A.F. (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) con ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed  Acque Irrigue), C.R.E.A. (Consiglio Ricerca in agricoltura ed analisi Economia Agraria) e S.I.N. (Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura) di incontrare tutti i Consorzi di bonifica, interessati ai benefici del P.N.S.R. (Piano Nazionale Sviluppo Rurale) sulle infrastrutture irrigue.
Si è trattato di un importante lavoro di confronto e trasparenza sui termini del bando e sulle relative condizioni di ammissibilità; a partire dall’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica, si tratta, infatti, di una grande opportunità per il territorio e l’agricoltura del “made in Italy”, per il reddito delle imprese e l’occupazione agricoli, per la sicurezza dei consumatori.
Al termine del “viaggio tra i Consorzi di bonifica italiani” (tappe a Bari, Napoli, Venezia, Milano e Roma), il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, ha commentato così: “Una maggiore efficienza nell’uso dell’acqua risponde anche ai nuovi scenari causati da cambiamenti climatici, che espongono, sempre più, il territorio al verificarsi di eventi estremi, dovuti all’eccessiva copiosità (rischio idrogeologico) o alla perdurante assenza (siccità) delle piogge.”  
“E’ una sfida di modernità per la competitività del cibo italiano sui mercati globali ed i Consorzi di bonifica ne saranno protagonisti al fianco delle imprese agricole”: questo è stato il commento del Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
Attualmente i progetti definitivi ed esecutivi, redatti dai Consorzi di bonifica, sono 243 per un importo complessivo di € 1.517.418.646,00: il maggior numero (46) interessa la Puglia, ma è il Piemonte, la regione dove sono richiesti i maggiori investimenti (€ 550.216.960,00); un’ulteriore risposta dovrà quindi arrivare dal prossimo bando per l’attribuzione di ulteriori 295 milioni, stanziati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020 e destinati anche ad interventi nel campo delle infrastrutture irrigue e per la realizzazione di bacini di accumulo idrico.


EMILIA ROMAGNA -  SI ANTICIPA L’IRRIGAZIONE  PER CONTRASTARE LE GELATE

E’ il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena, ma il cui comprensorio interessa anche ampie aree della Lombardia ed una porzione della Toscana) ad anticipare la nuova stagione irrigua, grazie al servizio antibrina, di cui possono avvalersi le colture di pregio; a beneficiarne sono sia le colture in serra e tunnel che tutte le piante a rischio gelate per evitare che gli improvvisi abbassamenti della temperatura, tipici di questo periodo, vadano a danneggiare gemme e fiori di frutti come, ad esempio, le pere.
È sempre più grande, infatti, il numero di agricoltori che, nel periodo primaverile, fa domanda di attivazione del servizio di irrigazione anticipata. Questo comporta che i canali, tenuti alla quota idrica minima in autunno ed inverno per ridurre il rischio di allagamenti e salvaguardare la fauna ittica, ricevano un  significativo implemento  del livello idrico in modo da permettere l’attivazione di alcuni impianti pluvirrigui, che distribuiscono acqua “in pressione” attraverso tubazioni sotterranee. Gli agricoltori ricevono così l’acqua per proteggere fiori e gemme, attraverso la tecnica dell’irrigazione antibrina,  dall’eccessivo abbassamento della temperatura: in pratica, quando l’acqua spruzzata sopra la pianta gela, questa rilascia calore e ciò permette di creare una coltre protettiva termica (non inferiore a -2°), che impedisce o riduce fortemente i danni provocati dal gelo, prevalentemente all’alba.
“Siamo impegnati  a rincorrere condizioni meteorologiche anomale, cercando di sposarle con esigenze economiche sempre più complesse – ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI -  È sempre meno netto il confine tra le stagioni; siamo consapevoli che ampliare il periodo d’irrigazione  o un efficiente servizio antibrina sia vitale per valorizzare il potenziale produttivo agricolo del territorio. Purtroppo, le previsioni meteo attendibili sono a breve e medio termine: così, accanto alle manovre precauzionali, c’è tanto lavoro da gestire sulla base della contingenza climatica. L’opinione pubblica perlopiù  ignora che i canali di bonifica sono costantemente  oggetto di manovre idrauliche; ingegneri, guardiani, tecnici lavorano ogni giorno per garantire il giusto bilanciamento idrico.”


ABRUZZO - PREOCCUPAZIONE PER LA STAGIONE IRRIGUA

Il Consorzio di bonifica Ovest Bacino Liri-Garigliano (con sede ad Avezzano, in provincia de L’Aquila), per sopperire all’ingente richiesta irrigua in una zona priva di impianti consortili e di sufficienti fonti idriche naturali, ogni anno attiva la procedura di sbarramento dell’emissario dall’altopiano del Fucino e la contestuale immissione di acqua nei canali tramite emungimento da pozzi in falda.
Il quantitativo stimato di acqua, che viene utilizzato nel Fucino per fini irrigui, ammonta a circa venti milioni di metri cubi, integrati con una decina di milioni messi a disposizione dall’ente consortile mediante stazioni di prelievo proprie. Nelle stagioni ordinarie la suddetta integrazione idrica, unitamente all’acqua affluente nel bacino da sorgenti naturali, consente il mantenimento di un giusto equilibrio idraulico. Diversamente, nelle stagioni particolarmente siccitose, venendo meno l’afflusso di acqua sorgiva, si arriva  anche al completo stato di secca dei canali.
Nella corrente stagione, non essendosi verificate nevicate degne di rilievo, le falde acquifere  risultano al di sotto della media stagionale per circa trentasei metri ed il mancato scioglimento della neve in quota lascia presagire che con l’imminente stagione agraria si avranno concreti problemi di approvvigionamento idrico.


PUGLIA - FURTI DA GRUPPI DI CONSEGNA IDRICI: FERMATA UNA PERSONA

I Carabinieri Forestali di Cerignola, nelle campagne dello stesso comune,  hanno fermato  un uomo di 44 anni, trovato in possesso di  diverse  piastre in ottone, elettrovalvole e valvole “a tre vie” asportate dai gruppi di consegna, posti nei fondi irrigui serviti dal Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia). Il materiale è stato sottoposto a sequestro penale ed il possessore deferito all’Autorità Giudiziaria.  È stata un’operazione compiuta in tempi record, seguita al  “tavolo tecnico” riunitosi appena il giorno precedente nella sede municipale di Cerignola, presente il Sindaco.
Nel corso della riunione, l’ente consortile aveva fatto presente che  la manomissione ed il furto  dei gruppi di consegna irrigui sulla rete idrica del Comprensorio in Sinistra Ofanto era di  una rilevanza tale da compromettere l’intero sistema di distribuzione. Inoltre, l’asportazione dei gruppi di consegna comportava la fuoriuscita di acqua, che provocava non pochi disagi alla rete viaria  e danni alle colture. Le denunce dell’ente consorziale a carico di ignoti e riguardanti il danneggiamento di circa 500 gruppi di consegna, nonchè l’incitamento a sorvegliare il bene comune erano finora  serviti a ben poco; solo  un’azione congiunta tra i diversi soggetti operanti sul territorio ha potuto  portare al risultato sperato.


CAMPANIA - PER LA QUALITA’ DEL PRODOTTO AGRICOLO

Per iniziativa della Federazione Regionale Coldiretti Campania e del Consorzio di bonifica Destra Sele (con sede a Salerno) si è costituita l’Associazione per la Valorizzazione della Rucola e di altri prodotti agricoli di IV gamma della Valle del Sele. La nuova collaborazione punta a migliorare le condizioni di produzione, lavorazione e commercializzazione, fornendo assistenza tecnica ed informativa, nonché organizzando occasioni di promozione anche per la cultura del territorio; all’orizzonte ci sono la definizione di disciplinari produttivi condivisi per puntare al riconoscimento comunitario della denominazione d’origine ed alla tutela delle produzioni, garantendone la peculiarità ai consumatori. 



VINCENZI: “I CONSORZI DI BONIFICA SONO UN’OPPORTUNITA’ PER MANTENERE IL PRESIDIO DELL’UOMO IN MONTAGNA”

“La prima sfida è quella di far restare sul territorio le imprese agricole e perché questo accada serve certezza del reddito; un’opportunità integrativa, prevista dalla normativa, è la collaborazione con i Consorzi di bonifica per la manutenzione del territorio, trasformando la difficoltà del vivere in montagna in un’opportunità”. 
Ad affermarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), intervenuto, a Firenze, al convegno “La montagna italiana nello sviluppo rurale: problematiche e prospettive economiche, sociali, ambientali e istituzionali”, ma soprattutto preoccupato di fronte al ripetersi di episodi, che confermano la fragilità del territorio italiano, accentuata dai cambiamenti climatici. 
La popolazione italiana a rischio frane è pari a 5.624.402 abitanti (1.224.000 abitanti nelle aree a maggiore pericolosità), le imprese a rischio sono 362.369 (79.530 nelle aree a maggiore pericolosità), 34.651 sono i beni culturali a rischio (10.335 nelle aree a maggiore pericolosità), le aree urbanizzate a rischio frana si estendono su ha. 1.830.300 (ha. 376.300 nelle aree a maggiore pericolosità); l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha  inoltre  individuato 1.640  comuni interessati da aree  con pericolosità da frana, elevata o molto elevata. 
“Il nostro, primo obbiettivo è far capire che la manutenzione della montagna è fondamentale per tutelare i territori a valle – ha proseguito il Presidente ANBI – Contestualmente bisogna affermare la cultura della prevenzione, superando quella della gestione dell’emergenza. Negli ultimi anni, molto ha fatto l’attività della Struttura di Missione del Governo, #italiasicura; bisogna proseguire su questa strada, con la consapevolezza che una delle grandi opere pubbliche per l’Italia è proprio la manutenzione della montagna. Si tratta di interventi e lavori importanti, i cui oneri non possono ricadere solo su chi vive nei territori alti. I Consorzi di bonifica, dopo le recenti riforme, sono rimasti l’unico ente operativo di area vasta in grado di rispondere alle esigenze di manutenzione del territorio, montagna compresa. Già oggi stiamo dando risposte vere ed importanti per garantire la sicurezza idrogeologica, condizione indispensabile per qualsiasi modello di sviluppo.”


EMILIA ROMAGNA - PRESENTATI INTERVENTI ANTI DISSESTO

Poco meno di tre mesi di lavoro ininterrotto nel comprensorio del comune di Ferriere hanno consentito al Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo) di monitorare, ideare, costruire ed infine collaudare un insieme complesso di opere di salvaguardia ambientale, che incrementano notevolmente il livello di difesa idraulica del territorio.
Il Comune di Ferriere, già colpito nel recente passato da numerosi fenomeni alluvionali  e franosi con conseguenze gravi sulla stabilità dei versanti, aveva estrema necessità di una manutenzione, che ponesse particolare attenzione al consolidamento di alcune aree a rischio di dissesto idrogeologico. Gli interventi sono costati circa centoquarantamila euro.
I lavori hanno visto anche la realizzazione di drenaggi per l’estrazione di acque dal sottosuolo: serviranno a garantire un rilevante miglioramento delle condizioni idrogeologiche dell’intera area attraverso una più corretta regimazione dei flussi idrici sia in superficie che sotterranei.


VENETO - MANUTENZIONE DIFFUSA

Nell'ampio bacino “Sesta Presa”, il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) sta procedendo all’ l'escavo, ripristino di sponda e spianamento del terreno dello scolo Condotto a Piove di Sacco e Campolongo Maggiore. Si sta occupando anche del ripristino della sponda dello scolo Brentella a Campagna Lupia, nonché  del ripristino di sponda, dell' escavo e del taglio delle piante lungo lo scolo Botta nel comune di Piove di Sacco.
La sistemazione delle sponde riguarda, infine, anche gli scoli Cavaizza  Nord e Pavariane Ovest nel comune di Codevigo.


LAZIO - PROSEGUE IL PROCESSO DI RIORDINO DEI CONSORZI DI BONIFICA

Natalino Corbo è il nuovo Direttore Generale dei Consorzi di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) e  Sud Pontino (con sede a Fondi, nel latinate). La legge regionale di riordino del settore, approvata dal Consiglio Regionale del Lazio nello scorso Agosto, ha ridotto il numero degli enti consorziali da 10 a 4 in un’ottica di efficientamento dei servizi. I due enti consortili Agro Pontino e Sud Pontino, a conclusione del percorso di riassetto, diventeranno un’unica realtà.  


LOMBARDIA - UNA TOURNEE IN TRE TAPPE

Con l’appuntamento a  Borgo Virgilio, si è concluso il ciclo di 3 incontri, promosso dal Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova), per parlare, con cittadini ed agricoltori, delle iniziative 2017 e del bilancio da poco approvato.
Sono state più di trecento  le persone intervenute durante le serate, occasione importante di confronto, nella quale raccogliere anche segnalazioni e spunti, nonchè dare informazioni sulle attività in essere; tra i temi in discussione: l’analisi della situazione idrica attuale, la presentazione del bilancio di previsione 2017  (per il quarto anno consecutivo, l’ente consortile riesce a  mantenere le tariffe invariate), l’aggiornamento sul problema  nutrie.

VENETO - REPLICA DI SUCCESSO

Per il secondo anno, il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha tenuto un incontro a Grisignano di Zocco per illustrare i compiti istituzionali, le attività svolte e quelle in programma. In particolare, nel territorio locale, l’ente consortile negli ultimi anni è stato particolarmente presente, in collaborazione con il Comune, per interventi di carattere straordinario (rio Tessara e fiume Tesinella). Nel corso del confronto  si sono approfondite anche  le criticità relative al ridotto apporto di acque dal sistema delle risorgive, che irrora la rete irrigua del territorio.
Proprio l’ impianto pluvirriguo di Santa Maria di Camisano, alimentato da canali, che dalle risorgive traggono origine, sta evidenziando, ancora una volta, forti limiti in termini di portate idriche, a causa del depauperamento dei fontanili; nel corso degli anni, l’ente consorziale ha sperimentato soluzioni per integrare la risorsa idrica anche tramite appositi pozzi, nonché da un vicino bacino, senza tuttavia effetti risolutivi. Durante l’ultima stagione irrigua l’ente consorziale ha sperimentato, con un impianto provvisorio, l’attingimento dal fiume Tesinella ed il collegamento con una rete “in pressione”.
La prova è stata soddisfacente ed ora si sta progettando un impianto definitivo, il cui finanziamento sarà richiesto alla Regione Veneto. Particolare apprezzamento, da parte dei Sindaci presenti,  è stato espresso per gli impianti idrovori recentemente costruiti dal “Brenta” (Paluella, Feriani e Secula), con notevole beneficio idraulico.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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