22/12/2021
L’ECOMUSEO DEL LITORALE ROMANO, INTITOLATO A MARIA PIA MELANDRI
Il problema della salvaguardia ambientale e della difesa del suolo è più che mai oggi di particolare importanza in Europa, in Italia, ma soprattutto nel territorio veneto caratterizzato da una forte antropizzazione e da un elevato consumo di suolo.
Dal punto di vista formativo, la diminuita sensibilità all’uso corretto della risorsa suolo si percepisce dal confronto tra alcuni testi di agronomia del passato e quelli odierni in cui le questioni della bonifica, delle sistemazioni idraulico-forestali, della stessa irrigazione sono trattate in modo superficiale e sbrigativo.
Anbi Veneto, in accordo con la Rete delle scuole agrarie e forestali del Triveneto, che associa tutti i 17 Istituti Tecnici e Professionali del Veneto, ha firmato lo scorso settembre un protocollo d’intesa che propone per gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 un progetto mirato allo sviluppo di una nuova cultura per la gestione del territorio che coinvolga docenti e studenti, affinchè diventino “ambasciatori” presso le aziende agricole, ma anche verso tutti i cittadini di un nuovo modo di utilizzare il suolo.
Non solo quindi progetti con le scuole primarie e secondarie di primo grado. Da oggi l’attività dei Consorzi di bonifica del Veneto estende la propria attività di formazione a diciassette istituti agrari e forestali del Veneto.
Tecnici qualificati dei Consorzi di bonifica avvieranno un percorso di formazione ed aggiornamento dei docenti delle materie professionali degli Istituti della Rete Agraria, attraverso un progetto formativo curricolare sulle problematiche dell’uso del territorio, delle bonifiche e dell’utilizzo delle risorse idriche in chiave di tutela, anche paesaggistica.
I docenti saranno quindi protagonisti del cambiamento, inserendo all’interno dei loro programmi didattici annuali lezioni sulle odierne problematiche di difesa del territorio e dell’irrigazione, oltre che del loro impatto sulla cura del territorio e del paesaggio.
Punto chiave di questa nuova collaborazione riguarda l’avvio di un Master sperimentale di conoscenza che coinvolgerà gli studenti, selezionati dai diversi istituti della Rete, che hanno brillato nel corso dell’anno scolastico (1-2 per istituto), finalizzato a produrre un project work sulle problematiche dell’uso del territorio, delle bonifiche e dell’utilizzo delle risorse idriche in chiave di tutela e promozione anche paesaggistica. L’iter si strutturerà con lezioni teoriche in aula, visite di studio ai principali impianti, periodo laboratoriale o di alternanza scuola-lavoro presso strutture dei diversi consorzi e produzione di project work di miglioramento dell’assetto di un territorio. Al termine, i migliori lavori saranno premiati e divulgati sui media tradizionali.
Altra azione prevista dal protocollo riguarda la realizzazione di lezioni frontali in aula di esperti dei Consorzi e visite guidate, che ogni Istituto proporrà nel territorio regionale.
Si parlerà della storia e dell’evoluzione della Bonifica nei nostri territori, le azioni e l’organizzazione dei Consorzi di Bonifica in tema di sicurezza, valorizzazione e cura del territorio e del paesaggio e razionale utilizzo delle acque irrigue e delle strutture idrauliche sia di difesa che di irrigazione del territorio, canali, impianti idrovori, manufatti di regolazione, controllo e adduzione dell’acqua.
Con questo progetto si andrà a favorire l’alternanza Scuola-lavoro degli allievi delle scuole agrarie presso i Consorzi di bonifica e le loro associazioni. Ad oggi questo tipo di percorso rappresenta uno strumento ulteriore per avvicinare il mondo della scuola alle realtà produttive e territoriali.
L’attuazione del percorso di formazione per i docenti vedrà il suo avvio tra dicembre 2016 e gennaio 2017, mentre il progetto pilota per gli studenti si svilupperà da febbraio a marzo dell’anno scolastico in corso.
Andrea Crestani, Direttore ANBI Veneto
22/12/2021
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